Questa sera, giovedì 30 giugno 2022, alle ore 21.20 è in programma su Rai 3 il documentario “L’uomo che voleva diventare Cesare”, che racconta l’ascesa di Benito Mussolini. Dagli esordi come socialista alla fondazione del fascismo, passando per la marcia su Roma e la conquista dell’Etiopia, fino alla trasformazione legata al legame con Hitler e all’ingresso nella Seconda guerra mondiale, con la conseguente rovinosa caduta.
CHI ERA BENITO MUSSOLINI?
Ma chi era Benito Mussolini? Nato a Dovia di Predappio nel 1883, il “Duce” è stato un esponente di spicco del PSI e direttore del quotidiano del partito Avanti! Entrato in contrasto con la linea del partito, Mussolini diede l’addio e fondò Il Popolo d’Italia. La fondazione dei Fasci italiani di combattimento risale al 1919, seguita due anni dopo dalla nascita del Partito Nazionale Fascista.
Forte di un programma politico nazionalista e radicale, Benito Mussolini utilizzò la forza in svariate occasioni, veri e propri atti di squadrismo, fino ad arrivare alla marcia su Roma del 28 ottobre 1922. Il leader fascista ottenne l’incarico di costituire il governo e tre anni più tardi, nel 1925, instaurò la dittatura. Portò avanti una politica coloniale, con la conquista di Libia e Etiopia, e appoggiò i franchisti nella guerra civile spagnola. Poi si avvicinò alla Germania nazionalsocialista di Adolf Hitler, al punto da entrare nella Seconda guerra mondiale al fianco di Berlino. Messo in minoranza dal Gran Consiglio del Fascismo nel luglio 1943 per l’esito infausto del conflitto, Mussolini fu arrestato. Liberato dai nazisti, instaurò la Repubblica Sociale Italiana. Di fronte al tracollo di Hitler, Benito Mussolini abbandonò Milano il 25 aprile 1945. Due giorni dopo venne catturato da parte dei partigiani a Dongo, sul Lago di Como.
COM’È MORTO BENITO MUSSOLINI?
Come morì? La sua fine è cosa nota: insieme ad altri esponenti fascisti e alla compagna Claretta Petacci, il dittatore venne fucilato il 28 aprile 1945. Il suo e gli altri corpi furono poi “esposti” in Piazzale Loreto.