Benjamin Giorgio Galli, foreign fighter italiano, proveniente da Varese, è stato ucciso negli scorsi giorni in Ucraina. Era partito alla volta del conflitto per aiutare il popolo di Kiev, quando è caduto sotto i colpi di una terribile bomba sparata dall’esercito russo. A raccontare la sua storia ieri a Lombardia Criminale, su Telelombardia, il papà del 27enne ucciso, Gabriel Galli: “E’ stato un ordigno non convenzionale – ha detto riferendosi alla bomba che ha posto fine alla vita del figlio – e sono quelle bombe che prima di toccare per terra, esplodono e rilasciano pezzi di metallo ovunque, perciò che tu sei vicino o lontano, sei morto. Avevano scavato un buco in un capannone, dove mangiavano, dormivano e parlavano. Lui è uscito da questo buco e nel momento stesso che ha alzato la testa è arrivato questo razzo che è esploso prima di toccar per terra disintegrando pareti di cemento armato larghe 60 centimetri e anche mio figlio è rimasto ferito e poi è morto”.



Gabriel si dice orgoglioso di Benjamin Galli: “Io sono veramente orgoglioso di mio figlio che ha fatto questa scelta, non che sia morto ma che ha fatto questa scelta. ciascuno di noi può fare il bene o il male, essere giusto o ingiusto, lui ha dimostrato nel suo sacrificio cosa è la vita. Benjamin quando ha visto le torture e i carri armati che entravano a Kiev, ha detto che voleva partire e aiutare queste persone perchè non era giusto lasciare donne, bambini, anziani senza aiuto”.



BENJAMIN GALLI, 27ENNE FOREIGN FIGHTER UCCISO IN UCRAINA, IL PAPA’: “ERA UN TRASCINATORE”

Poi il papà di Benjamin Galli, il 27enne foreign fighter di Varese ucciso in Ucraina, ha continuato: “Lui era un trascinatore, una persona amorevole, altruista e voleva la pace, ed è per quello che è andato a fare la guerra. Io sono orgoglioso che sia andato, non sono felice che non posso più abbracciarlo. Mia moglie quando ha sentito i motivi per cui Benjamin voleva andare a fare la guerra ha dovuto cedere. Ha avuto il suo momento nel momento giusto, combattere per donne e bambini. Era una persona che trovi uno su un milione, siamo orgogliosi di essere i suoi genitori. A chi l’ha apprezzato dico che Dio vi benedica – ha concluso – a quelli che l’hanno giudicato non dico niente”.

Leggi anche

Guerra Iran-Israele, spiraglio da Teheran/ "No attacco con accordo su cessate il fuoco a Gaza"