Benjamin Netanyahu, primo ministro israeliano, ha comunicato la rimozione di Ronen Bar, ormai ex capo dei servizi segreti israeliani. La colpa di quest’ultimo, come si legge sulla BBC, è stata quella di non aver previsto il tremendo attacco di Hamas sul suolo israeliano il 7 ottobre del 2023, quello che ha poi dato vita alla guerra che purtroppo è ripresa negli scorsi giorni.
La decisione di rimuovere dal suo incarico Ronen Bar è giunta nella giornata di ieri, giovedì 20 marzo 2025, dopo che il governo si è riunito in serata per approvare formalmente le dimissioni anticipate dello stesso ex capo dei servizi segreti israeliani, nominato nel suo ruolo ad ottobre 2021, quindi due anni prima dell’attacco, e che sarebbe dovuto rimanere in carica per cinque anni, fino all’ottobre del 2026.
BENJAMIN NETANYAHU LICENZIA RONEN BAR: “SCARSA FIDUCIA”
Netanyahu aveva più volte esternato i propri dubbi nei confronti di Ronen Bar in questo anno e mezzo, e domenica scorsa, attraverso una dichiarazione a mezzo video, aveva appunto annunciato in via ufficiale l’intenzione di licenziare il suo capo dei servizi segreti, parlando di una “continua sfiducia fra i due”, che a suo modo di vedere era “aumentata nel tempo”.
Una decisione che non è stata presa bene dalla gran parte dell’opinione pubblica visto che, dopo quell’annuncio, sono scoppiate le manifestazioni di piazza contro il governo in quel di Gerusalemme, con migliaia di persone che hanno anche condannato la rottura della tregua di Israele e i recenti nuovi attacchi alla Striscia di Gaza. La BBC fa notare come sia la prima volta nella storia del Paese che un governo licenzia il leader dello Shin Bet, quest’ultimo ritenuto una vera e propria istituzione in Israele e verso cui vi è estrema ammirazione.
BENJAMIN NETANYAHU LICENZIA RONEN BAR, LA REPLICA: “DECISIONE POLITICA”
Ma come detto sopra il clima fra Netanyahu e Ronen Bar era ormai teso e in una lettera inviata dal primo ministro ai membri del suo governo prima dell’incontro, si faceva riferimento ad una “persistente perdita di fiducia professionale e personale” tra lo stesso massimo rappresentante israeliano e il capo dell’intelligence, proponendo come fine mandato la data del 20 aprile. “La perdita di fiducia professionale si è consolidata durante la guerra, oltre al fallimento operativo del 7 ottobre 2023, e in particolare negli ultimi mesi”, ha aggiunto ancora Netanyahu.
Lo Shin Bet svolge un ruolo chiave nel conflitto in corso con Hamas e anche per questo lo stesso Bar, commentando la decisione di un suo allontanamento, ha parlato di una rimozione dettata semplicemente da motivazioni politiche e nient’altro. Stando a quanto scrive il Times of Israel Bar, avrebbe inviato una lettera in cui affermava appunto che il suo licenziamento fosse stato “interamente macchiato da conflitti di interesse”, aggiungendo che lo Shin Bet sta indagando sull’ufficio del Primo Ministro per le accuse di “coinvolgimento del Qatar nel cuore del processo decisionale israeliano”, riferendosi a presunti legami finanziari fra l’ufficio di Netanyahu e il Qatar. La decisione della rimozione di Ronen Bar deve comunque essere ancora ufficializzata visto che, un po’ a sorpresa, la Corte Suprema israeliana ha bloccato lo stesso licenziamento, dopo che i partiti di Opposizione si sono opposti.