Ergastolo definitivo per Benno Neumair: la Cassazione mette la parola fine al caso del duplice omicidio di Peter Neumair e Laura Perselli con la sentenza di oggi. I giudici della Suprema Corte hanno respinto l’appello presentato dai legali del 33enne contro la pena inflitta in primo grado e conferma in appello, sostenendo la non imputabilità del loro assistito, che peraltro è stato anche condannato al risarcimento delle spese legali, che sono state quantificate in 5mila euro.



La difesa evidenziò «gravi disturbi di personalità» per i quali l’impulso omicida sarebbe stato «irrefrenabile». Inoltre, rimarcò che la capacità di intendere e volere di Neumair era abolita del tutto o scemata in modo grave anche quando uccise la madre.

Di parere diverso i giudici, infatti in primo grado venne riconosciuta la piena capacità di intendere e volere dell’imputato in entrambi gli omicidi ed era stata riconosciuta anche l’aggravante della premeditazione, invece non vennero riconosciute le attenuanti generiche.

NIENTE NUOVO PROCESSO PER BENNO NEUMAIR

La prima condanna risale al 2022, la conferma arrivò l’anno dopo, oggi invece la sentenza definitiva dopo l’ultima udienza di tre ore: ricorso respinto e niente nuovo processo per uno sconto di pena. Dunque, Benno Neumair resta in carcere, dove è detenuto da tre anni, per l’omicidio dei genitori, che strangolò nella loro casa di Bolzano, per poi caricarne i corpi nell’auto di famiglia e gettarli nel fiume Isarco. Decisiva fu la sorella Madé nel far puntare il mirino dei carabinieri sul fratello. Dopo varie ricerche, furono ritrovati i cadaveri dei genitori. Il primo ritrovamento fu quello della madre, due mesi dopo quello del padre.