Benno Neumair, a processo perizie discordanti
Prosegue il processo che vede imputato Benno Neumair, l’uomo oggi trentunenne accusato dell’omicidio e dell’occultamento di cadavere dei genitori Laura Perselli e Peter Neumair. Nel corso delle passate udienze, Anna Palleschi, perito di parte civile, ha definito Benno Neumair perfettamente capace di intendere e di volere: “ha un disturbo narcisistico di personalità ma era lucido quando uccise i suoi genitori e gettò i loro cadaveri nel fiume”, ha riferito in aula. Una perizia che differisce però rispetto a quella dei tre periti nominati dal gip in incidente probatorio secondo i quali Benno sarebbe stato incapace di intendere e di volere durante il primo omicidio, quello del padre. Secondo gli esperti ad innescare la furia omicida sarebbe stata una lite con il genitore.
Ancora una volta differente il punto di vista della Palleschi per la quale Benno Neumair, reo confesso del duplice delitto dei suoi genitori, non agì affatto in seguito ad un discontrollo degli impulsi. A suo dire, dunque, il personal trainer ed insegnante sapeva perfettamente quello che faceva. Non solo, sempre secondo la consulente di parte civile, l’imputato non si sarebbe mai pentito del duplice omicidio dei suoi genitori: “Preoccuparsi delle conseguenze per gli altri delle sue azioni non fa parte del suo modo di stare al mondo. Lui pensa solo alle conseguenze per sé stesso, come si è notato anche durante la perizia quando dimostrava molta preoccupazione per il proprio futuro in carcere ma non per la morte dei genitori”, ha spiegato al Corriere della Sera.
Benno Neumair, l’opinione dello psichiatra Crepet
A compiere di recente un’analisi su Benno Neumair, è stato anche il celebre psichiatra Paolo Crepet che ha commentato proprio le divergenti perizie approdate a processo. Pur non avendo mai incontrato Benno né aver mai fatto alcuna perizia, ha commentato al Corriere del Veneto: “chi ha scritto che una persona possa essere incapace di intendere e di volere in un delitto ed essere poi lucido solo un’ora più tardi, ammazzando di nuovo, si assume ovviamente la responsabilità di queste conclusioni, che descrivono un meccanismo psicologico che io non conosco e che temo non esista. La patologia mentale non è un fiume carsico, che appare e scompare. Se fosse così, allora qualsiasi persona oggi pacifica domani si potrebbe trasformare in assassino: il genere umano si sarebbe già estinto”.
Secondo gli esperti, in realtà, l’evento scatenante sarebbe stato il litigio con il genitore Peter Neumair che avrebbe innescato la reazione di Benno ma ancora una volta la tesi non incontra il benestare di Crepet che in merito al caso in oggetto ha avanzato la sua teoria: “Io dico che questo ragazzo ha ucciso i genitori, a mio avviso in maniera premeditata, ed è quindi un assassino che di conseguenza verrà condannato. Mi sembra che ci siano poi molte valutazioni psico-criminologiche di scarso rilievo”. A detta dell’esperto, infine, per giungere alla verità su Benno sarebbe importante ascoltare i suoi familiari: “Potrà anche sembrare banale, ma credo che queste persone, che conoscono l’imputato dalla nascita e che sono sane di mente e non avrebbero alcun interesse a mentire, vadano ascoltate in quanto si tratta di testimoni attendibili e preziosi”.