Storie Italiane ha ovviamente aperto con la notizia del ritrovamento del corpo di Peter Neumair nell’Adige, nei pressi di Trento, a circa 50 chilometri di distanza da Bolzano. L’inviato dal Trentino del programma di Rai Uno, Maurizio Ricordari, ha spiegato: “Questo episodio in qualche modo conferma alcune indicazioni date da Benno nella sua famosa confessione. Il corpo della madre è stato trovato a febbraio a circa 40 chilometri da qui, e quando è accaduto Benno ha raccontato tutto, ha raccontato di aver ucciso i genitori e di aver gettato il corpo dei genitori nei fiumi. Bisognerà vedere se l’autopsia confermerà gli altri dettagli, ovvero, il modus operandi con la corda, se non verranno riscontrate delle ferite, segni di colluttazione che potrebbero rendere la storia un po’ diversa rispetto a quanto raccontato da Benno fino ad oggi”.
Quindi l’inviato di Storie Italiane ha aggiunto: “Il ritrovamento del corpo di Benno Neumair chiude una pagina che abbiamo raccontato da circa 4 mesi, mostrando le ricerche nel fiume, centinaia di persone si sono spese per arrivare a questo risultato che non cambia la sostanza ma che chiude un pezzo di cerchio, permettendo ora di concentrarsi su un’altra parte, sulle indagini, e capire se Benno ha raccontato tutta la verità o se c’è altro da capire. Ricordiamo che c’è in corso tutta l’attività dei periti per capire se Benno fosse capace di intendere o volere, è un percorso lungo e complesso ed è un altro degli elementi che potrebbero cambiare storia del processo. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
PETER NEUMAIR, RITROVATO CADAVERE PADRE BENNO: “TRASFORMAZIONE CORPO SARÀ IMPIETOSA”
Dopo quattro mesi di ricerche, è stato trovato il corpo di Peter Neumair, l’uomo ucciso insieme alla moglie dal figlio Benno Neumair. Sembrava introvabile, ma poco prima dell’ora di pranzo un ragazzo ha notato la sagoma nelle acque dell’Adige, all’altezza del parco del Muse. Il nucleo sommozzatori dei vigili del fuoco ha portato a riva il cadavere, nudo e saponificato dopo quattro mesi in acqua corrente, irriconoscibile se non per il dettaglio dell’orologio ancora allacciato al polso. La criminologa Roberta Bruzzone a “Ore 14” ha parlato proprio delle condizioni del cadavere: «Sono proibitive. Ora bisogna essere fortunati e sperare di trovare in sede le parti corporee che ci possono raccontare la dinamica omicidiaria, soprattutto la causa di morte». Purtroppo non è scontato: «Le trasformazioni cadaveriche in un contesto di questo genere sono enormi e possono compromettere anche la lettura complessiva delle informazioni che il corpo ci potrà dare. Non possiamo essere certi che sarà possibile determinare la causa di morte, a meno che non riguardi la parte ossea, perché in quel caso sarebbe più facile avere garanzie risposte affidabili, altrimenti la questione si complicherebbe in maniera significativa».
Complicati anche gli esami per capire se Peter Neumair è stato avvelenato: «Gli esami a carico della milza potrebbero dare qualche risultato affidabile, difficilmente abbiamo disponibilità di materiale ematico in grado di dare risposte affidabili. Quattro mesi in un contesto di questo genere è un’eternità, la trasformazione cadaverica sarà impietosa». Non ha dubbi, comunque, la criminologa Roberta Bruzzone che l’ipotesi della premeditazione sia solida: «C’è anche un’indagine di tipo psichiatrico in corso anche per stabilire eventuali problematiche, alcuni mi paiono evidente. Sono emerse una serie di circostanze precedenti al delitto che lasciano ampiamente ipotizzare che abbia organizzato in maniera anche abbastanza precisa». (agg. di Silvana Palazzo)
PETER NEUMAIR, RITROVATO CADAVERE PADRE BENNO
Sembra essere di Peter Neumair il cadavere ritrovato nel fiume Adige oggi a mezzogiorno. La certezza sull’identità si avrà nelle prossime ore tramite l’esame del Dna, ma alcuni dettagli fanno già sbilanciare fonti investigative e famiglia, come altezza, capelli e soprattutto un orologio ancora al polso. A confermarlo all’Ansa l’avvocato Carlo Bertracchi, legale di Madè Neumair, sorella di Benno. È stato un ragazzo a notare il corpo sulla superficie dell’acqua. Stava passeggiando col cane nel quartiere Albere di Trento, disegnato da Renzo Piano, quindi ha allertato subito le forze dell’ordine. Sul posto sono accorsi subito polizia e vigili del fuoco permanenti di Trento. Il corpo è stato recuperato qualche centinaio di metri più a sud, vicino al ponte di Ravina. Il cadavere era in acqua da tempo e in forte stato di decomposizione. Peter Neumair è stato ucciso insieme alla moglie Laura Perselli lo scorso 4 gennaio dal figlio Benno al termine di un litigio legato ai soldi che il ragazzo avrebbe dovuto corrispondere alla famiglia.
BENNO NEUMAIR E IL DUPLICE OMICIDIO DEI GENITORI
Benno Neumair aveva ucciso il padre Peter strangolandolo con una corda, poi aveva fatto lo stesso qualche minuto dopo quando la madre, Laura Perselli, aveva fatto ritorno a casa. Il giovane all’imbrunire aveva caricato i corpi nella Volvo di famiglia per poi gettarli nel fiume Adige dal ponte di Vadena. Lo stesso Benno, su pressione della sorella Madè, aveva presentato la denuncia di scomparsa dei genitori, aprendo così il caso. Il 30enne aveva poi provato a depistare le indagini e inizialmente si era dichiarato innocente. Si è avuta una doppia svolta il 29 gennaio con l’arresto di Benno Neumair, accusato di duplice omicidio, poi è stato ritrovato il cadavere di Laura Perselli, il 6 febbraio, all’altezza di Egna. Proprio il ritrovamento del cadavere della mamma portò al crollo di Benno Neumair che confessò il duplice omicidio dei genitori.