Karim Benzema ha denunciato per diffamazione Gérald Darmanin, il ministro dell’Interno francese che lo aveva accusato di avere rapporti con i Fratelli musulmani, gruppo islamico considerato un’organizzazione terroristica da diversi Paesi, tra cui la Francia. L’attaccante francese aveva negato tutte le accuse e ora denuncia di essere vittima di una strumentalizzazione politica. Hugues Vigier, l’avvocato del calciatore, ha consegnato alla Corte di Giustizia della Repubblica, l’organo che giudica i membri del governo, un dossier di 92 pagine.



Il ministro dell’Interno francese, lo scorso ottobre, in un’intervista televisiva aveva affermato che “il signor Karim Benzema ha legami noti con i Fratelli musulmani”. L’accusa è stata formulata il giorno dopo l’attentato di Bruxelles rivendicato dall’Isis. Dopo lo scoppio della guerra tra Israele e Palestina, inoltre, l’ex Real Madrid ha pubblicato un post sul suo profilo X dove comunicava la sua solidarietà verso il popolo palestinese chiedendo “preghiere per gli abitanti di Gaza”, vittime di “bombardamenti ingiusti che non risparmiano né donne né bambini”.



Benzema denuncia il ministro degli Interni: “Era necessario”

Hugues Vigier, avvocato di Benzema, ha affermato a Rmc Sport: “Confermo che la denuncia per diffamazione è stata depositata ieri (martedì, ndr) e registrata presso la Corte di Giustizia della Repubblica. Quando Karim Benzema ha sentito i commenti fatti contro di lui, prima dal ministro e poi da molte altre persone, tra cui Eric Zemmour, è stato uno shock, poi molta rabbia. Si tratta di un vero danno. Benzema era piuttosto disposto a rinunciare alla denuncia. Ma a metà dicembre, il signor Darmanin ha confermato le sue osservazioni. Allora Karim ha ritenuto necessario sporgere denuncia”.



Le accuse del ministro Darmanin nascondono un velato razzismo nei confronti del giocatore dell’Al-Ittihād, secondo il legale. Benzema è nato in Francia da una famiglia di origine algerina: nel corso della sua carriera è stato accusato di non rispettare l’inno nazionale e la Repubblica. Dopo la mancata convocazione in Nazionale, l’attaccante accusò invece il ct della Nazionale Didier Deschamps di avere ubbidito alla parte razzista del Paese.