Il caro carburanti tiene banco, ma com’è composto il prezzo della benzina. Un dato è chiaro: la maggior parte del denaro finisce nelle casse dello Stato. L’analisi del Messaggero è altrettanto limpida: su 100 euro, sessanta euro finiscono al Tesoro, mentre i restanti 40 euro vanno suddivisi tra costo industriale, intermediari-trasportatori-grossisti e guadagno dei gestori. In altre parole, la maggior parte della spesa è legata a accise e tasse, a partire dall’Iva (22%).



Al 9 gennaio scorso, il prezzo medio della benzina era di 1,812 euro al litro. Come spiegato dal quotidiano capitolino, accise e imposte contano 1,054 euro, per la precisione 0,728 sono per le accise introdotte negli ultimi ottant’anni e 0,326 di Iva. Ai distributori restano circa 75 centesimi al litro, che però non rappresentano il guadagno netto: bisogna ancora tenere conto del prezzo industriale, i costi di stoccaggio, trasporto e distribuzione, senza dimenticare i vari intermediari. Riassumendo, al gestore resta circa il 10-12% del prezzo alla pompa per ogni litro di “verde”.



Benzina, in Italia le accise pesano di più

Tra gli stati europei, l’Italia è uno di quelli in cui le accise hanno un peso maggiore. Dall’invasione italiana in Etiopia del 1936 alla crisi di Suez, passando per l’alluvione di Firenze del 1966: le accise risalgono a tantissimi anni fa. La più gravosa è data 1996, per la crisi in Bosnia: 11 centesimi al litro. In attesa di scoprire l’andamento dei prezzi, si riflette sugli effetti del caro carburanti sull’economia. “La benzina è una voce molto importante dell’inflazione, anche negli Stati Uniti e un pò in tutti i Paesi mondiali. Con i carburanti incide sul costo dei beni, basti pensare alla merce trasportata su gomma e l’Italia è uno dei Paesi dove la merce viaggia più su gomma rispetto alle altre nazioni” le parole di Vincenzo Longo ai microfoni dell’Ansa. Il premium manager di Ig ha sottolineato che la benzina ha un suo peso sull’inflazione “anche perché il trasporto delle merci viene caricato sui prezzi dei beni finali e quindi un bene, nel momento in cui viene venduto, incorpora i prezzi di trasporto. Anche per questo in Italia rispetto a tutti gli altri Paesi l’inflazione in dicembre ha continuato a rimanere a livelli molto alti, cioè superiori all’11%, proprio per questa componente legata ai costi di trasporto”.

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