RINCARO PREZZO BENZINA: NUOVO PREZZO A 1,778

Il prezzo della benzina cresce sempre più in Italia, raggiungendo dei massimi che non erano più stati toccati dal 2013 ad oggi. Nei primi giorni del 2022 il prezzo si attesta infatti a 1,778 euro, ben 2,43 centesimi in più rispetto alla scorsa settimana quando il prezzo era di 1,754. Il costo, come detto, è ai massimi da settembre 2013, e neanche il gasolio si è salvato, con un incremento di 2,69 centesimi che porta il costo totale a 1,647. Stabile invece il Gpl, da 0,817 euro a 0,816. Lo rivela la rilevazione settimanale del ministero della Transizione ecologica. Un salasso per le famiglie italiane già schiacciate dal caro-bollette.



Nel fare i calcoli, l’Unione Nazionale Consumatori afferma che “dall’inizio dell’anno, un litro di benzina è aumentato di quasi 6 cent (5,90), pari a 2,95 euro a pieno, il gasolio di oltre 6 cent (6,18), equivalenti a 3,9 euro per un rifornimento, pari a 74 euro su base annua”. Massimiliano Dona, presidente UNC, ha sottolineato che così facendo si va verso “una stangata pari a 363 euro per la benzina e a 361 euro per il gasolio” .



RINCARO PREZZO BENZINA, ENNESIMO COSTO PER LE FAMIGLIE

Quello della benzina non è di certo il primo e neanche l’ultimo rincaro che dovranno subire gli italiani nel 2022. Gli aumenti dei prezzi dell’energia, ricordano i consumatori, incidono anche sul costo di numerosi prodotti al dettaglio, “considerato che in Italia l’85% della merce viaggia su gomma, e che a costi di trasporto più elevati corrispondono listini al dettaglio più cari, con un duplice danno per le tasche delle famiglie” osserva il presidente del Codacons Carlo Rienzi.

Nel definire “deludenti” i provvedimenti del governo per contenere i rincari delle bollette energetiche (nel primo trimestre 2022 sono stati stanziati 5,5 miliardi per famiglie e imprese, ndr), Assoutenti sollecita l’Esecutivo “a intervenire in modo efficace sui carburanti” introducendo “strumenti in grado di sterilizzare l’Iva e ridurre le accise (voci che, sommate, pesano per il 60% su ogni litro di benzina venduto in Italia) quando i prezzi alla pompa salgono oltre una certa soglia”.