Bepi Nava è morto dopo tanti anni al servizio della RAI. Fino al 2010 Giuseppe – conosciuto da tutti come Bepi – è stato il Capo Ufficio Stampa della Rai. Un ruolo che ha sempre ricoperto con grande serietà, pacatezza e autorevolezza allo stesso tempo. Il ricordo dei colleghi è arrivato subito dopo la triste notizia della sua morte avvenuta lunedì 26 agosto 2024 per cause ancora sconosciute.
Chi ha lavorato in Rai dagli anni ’80 lo ricorda come un uomo serio che ha svolto uno dei ruoli più delicati in assoluto all’interno dell’azienda. Con lui si parlava solo di lavoro ed era sempre concentrato a capire come promuovere al meglio l’immagine della Rai. Bepi Nava era sempre presente ad ogni evento di Viale Mazzini e in ogni conferenza stampa aveva sempre uno schema ben preciso da seguire, iniziando da un’introduzione per poi presentare i partecipanti e il tema della riunione.
Bepi Nava, vita privata: la moglie Patrizia e i due figli
I colleghi lo descrivono come un professionista capace di lasciare spazio agli altri e sempre pronto a risolvere ogni problema. La sua resilienza era invidiabile: Bepi Nava, morto a 81 anni, non perdeva mai il controllo e portava sempre, dietro ai suoi caratteristici baffi, un sorriso sornione che lo rendeva simpatico a tutti. Durante la sua carriera le esperienze sono state davvero tante, con una “gavetta” lunghissima in ufficio stampa Rai prima di diventarne il capo più longevo. Tra le altre esperienze lavorative, il ruolo di caporedattore e di portavoce di Rai 1.
Chi ha lavorato con lui lo ricorda per la sua minuscola grafia e per i suoi comunicati stampa scritti sempre a matita. Dopo 45 anni in Rai e 20 come direttore dell’ufficio stampa, Bepi Nava è stato uno dei pilastri più saldi della famosa azienda ed è stato il portavoce della Moratti e di Agnes. Per quanto riguarda la sua vita privata non si conosce molto, se non che è rimasto vedovo della sua adorata Patrizia Magliocchetti Lombi, con la quale ha vissuto ben 50 anni di matrimonio. Con lei ha avuto due figli, Irene e Tommaso. Tutto il mondo della televisione lo ricorda come uno dei comunicatori più abili oltre a un uomo dall’incredibile rispetto e umanità.