Beppe Carletti, fondatore dei Nomadi, si racconta a Verissimo in un’intervista ai microfoni di Silvia Toffanin. “E’ stata un’avventura stupenda, la auguro a tutti. Io e Augusto Daolio ci siamo compensati a vicenda“, racconta l’ospite della padrona di casa. “Per noi i talent erano le balere: andavi li suonavi, facevi ballare la gente. Se ci fosse stato Tommaso Stanzani avrebbe fatto un figurone ma meglio che sia nato dopo”, ironizza Beppe Carletti, seduto al fianco del ballerino di Amici. Si parla dello splendido rapporto tra Beppe Carletti e i suoi nipotini: “Se sono un nonno giocherellone? A volte sì“, ammette divertito il fondatore dei Nomadi. (Agg.Jacopo D’Antuono)
Beppe Carletti e la splendida avventura coi Nomadi
Il nome di Beppe Carletti è entrato a pieno titolo nella storia della musica italiana. E’ stato lui, infatti, a fondare I Nomadi, gruppo conosciuto ancora oggi dai più giovani per brani come “Io Vagabondo“, “Dio Morto” e “Io voglio vivere”, con all’attivo ben 82 album. La loro attività è iniziata nel 1963 e da allora comprende ben 15 milioni di dischi venduti in tutto il mondo.
Fondamentale è stato anche il ruolo di Augusto Daolio, paroliere e cantante scomparso qualche anno fa; da allora lui è rimasto l’unico membro stabile dell’originario assetto della band.
Beppe Carletti: non solo Nomadi, la sua è una carriera di successi
Carletti è da sempre il tastierista dei Nomadi, ma il suo talento gli ha permesso di mettersi in mostra anche suonando il pianoforte, il sintonizzatore, l’organo di Hammond e la Fisarmonica. Pur essendo legatissimo al gruppo, nel corso della sua carriera l’artista è riuscito anche a collaborare al 45 giri di Francesco Guccini “Un altro giorno è andato / Il bello“. Nel 2011 ha inoltre pubblicato il suo primo disco da solista, “L’altra metà dell’anima”.
Nel 2005 è stato inoltre nominato dal Presidente Ciampi Cavaliere della Repubblica Italiana. Tra i suoi amici più grandi c’è anche Enzo Iacchetti, che recentemente ha voluto dare un suo contributo all’ultimo album del gruppo, “Solo esseri umani“. Il conduttore di “Striscia la notizia” ha così realizzato “un’interpretazione teatrale e discografica del pezzo omonimo“.