Tutto su Beppe Carletti, celebre musicista e fondatore dei Nomadi: “Certezza del successo? Non esiste se non ci provi”
Se leggi Beppe Carletti pensi subito ai Nomadi, di cui è fondatore e tastierista. Fondo il gruppo con lo storico amico Augusto Daolio, nel 1963, rimanendone a capo fino ai giorni nostri. Musica e non solo, in tutti questi anni Beppe Carletti è sempre stato impegnato in iniziative socio-umanitarie, tra le quali la costruzione di una casa di accoglienza per i bimbi in Cambogia e in Vietnam. Ha promosso anche diversi concerti benefici, come quello per l’Emilia nel 2012 a seguito del terremoto.
Partecipò anche al Concerto per Viareggio, evento benefico ideato da Zucchero in seguito al disastro ferroviario del 19 agosto 2009. La sua storia artistica, invece, viaggia di pari passo con quella dei Nomadi, come dicevamo, coi quali ha pubblicato la bellezza di ottantadue album, tra dischi registrati in studio e o dal vivo e edizioni varie.
Beppe Carletti, i Nomadi sono la sua vita: “Se tornassi indietro…”
“Tornassi indietro, rifarei tutto”, ha raccontato Beppe Carletti, in una bella intervista rilasciata al Resto del Carlino. “Si guardava in positivo alla società del futuro. Ci si divertiva molto a quell’epoca. Altro mondo…“, dice nostalgico. “Ammetto ci siano stati anche errori. Ma sbagliando s’impara. Ci abbiamo sempre provato. La certezza del successo non la puoi avere se non ci provi. Con Augusto Daolio ci si confrontava di continuo. Non ci siamo mai affranti di fronte agli errori. Siamo andati avanti a fare ciò che desideravamo“, sottolinea ancora Beppe Carletti.
I Nomadi, non a caso, sono uno dei gruppi italiani più longevi di sempre, un traguardo non da poco. “Ho la fortuna di vivere di musica, di una cosa che amo profondamente. I Nomadi non sono solo gli attuali componenti. Sono le 24 persone che hanno fatto parte del gruppo in sessant’anni. Tutti hanno dato qualcosa di importante“, ha detto Carletti, ricordando inevitabilmente il compianto Augusto Daolio.