Beppe Carletti è intervenuto a “Verissimo” in qualità di ospite della trasmissione di Canale 5 condotta da Silvia Toffanin, andata in onda oggi, sabato 1° maggio 2021. Il cantautore dei Nomadi ha mosso i suoi primi passi nel mondo della musica suonando una scatola di latta con le matite: “Sono nato in un contesto di grande povertà, le lezioni costavano tantissimo e il primo strumento, una fisarmonica, me lo comprò mia mamma per 30mila lire. Quando mi è caduta è stata una tragedia, ma il mio maestro me l’ha riparata e non ha chiesto nulla in cambio”.
A quattordici anni Carletti ha fatto il garzone per portare qualche soldo in più a casa, “ma più che altro era per non essere lasciato per strada e passare il tempo”. Poi è arrivato il successo con i Nomadi: “Giravamo le balere, piacevamo al pubblico. Quando abbiamo inciso il nostro primo disco siamo passati da una balera da 400-700 persone a uno stadio da 10mila persone: abbiamo provato una forte emozione”. Il 1992 è stato un anno terribile per la band, con due tragedie: “All’inizio dell’anno io e la sua compagna abbiamo accompagnato Augusto Daolio all’ospedale per un forte mal di testa. Dopo i raggi, un mio amico infermiere mi ha detto che qualcosa non andava. Il medico mi comunicò che stava male e non doveva avere emozioni”. Purtroppo però il bassista, Dante, morì in un incidente d’auto e poi un fan in un concerto lanciò un biglietto sul palco con scritto: “Augusto, dicci che non è vero che hai un tumore”. “Lui – ricorda Beppe Carletti – scoppiò in lacrime. Dopo quell’estate ho iniziato però a fare le notti a casa sua e gli sono stato vicino fino all’ultimo respiro, sono ancora riuscito a sollevarlo nel letto ed è morto. È ancora dura dopo 28 anni, era un fratello per me”. (aggiornamento di Alessandro Nidi)
Beppe Carletti: “Noi cantanti siamo sempre considerati gli ultimi”
Beppe Carletti dei Nomadi ospite della nuova puntata di Verissimo di Silvia Toffanin. Il cantautore è pronto a tornare alla musica con la storica band, ma prima è pronto ad un nuovo improntate appuntamento. Si tratta di “Buonanotte ai sognatori”, un programma trasmesso in diretta radio e tv ai microfoni di Radio Bruno. 60 minuti dedicati alla musica come racconta l’artista: “l’idea di raccontare solo storie belle nasce dall’esigenza di non pensare, anche solo per un’ora, a tutte le brutte notizie che purtroppo ascoltiamo ogni giorno. Un’ora dove parleremo solo di notizie belle: storie, viaggi e ricordi della mia carriera. Un’occasione per stare insieme sereni; per poter andare a letto più tranquilli, con la pace nel cuore e la voglia di fare, speriamo, sogni meravigliosi”. Si tratta di un primo importante ritorno alla musica per l’artista che, intervistato dal sito Ilmohicano.it, ha posto l’attenzione su come i lavoratori del mondo dello spettacolo siano stati quasi del tutto dimenticati durante questa terribile pandemia.
Beppe Carletti: “La musica è una passione che non mi abbandonerà mai”
“Noi cantanti, purtroppo, siamo sempre considerati gli ultimi” – ha dichiarato Beppe Carletti il leader dei Nomadi precisando – il momento è drammatico per tutti -sottolinea il leader dei Nomadi– tutti chiedono delle tutele, ma a noi non ci pensa nessuno. La musica è sempre stata presa sottogamba perchè si ritiene che i cantanti siano dei privilegiati, siano tutti ricchi, ma non è così, anzi. Poi però quando si tratta di promuovere una qualche iniziativa umanitaria, ecco che allora ci si ricorda di noi, si chiede il nostro aiuto. Sarebbe il momento che ci prendessero in considerazione”. Durante questi mesi di buio e stop forzato però Carletti non si è mai fermato, anzi ha lavorato come non mai. “Ho cominciato a studiare musica che avevo 9 anni e adesso che ne ho quasi 74 ho lo stesso entusiasmo di una volta. La musica è una passione, passione che non mi abbandonerà mai. Ritengo che poter fare della propria passione una professione, sia la cosa più bella che ci sia” – ha detto rivelando di essere pronto con la band anche a pubblicare un nuovo album di inediti. “C’è già un sacco di materiale pronto e non appena ci sarà permesso torneremo in studio a registrare” – ha detto l’artista concludendo “bisogna prendere le cose con filosofia, anche perchè non è colpa di nessuno. Siamo positivi e ne usciremo vincitori”.