Beppe Convertini, ogni domenica mattina in onda su Rai Uno con “Linea Verde”, si è raccontato sulle colonne del quotidiano “Libero”, cominciando dal successo del suo programma. Il suo segreto, secondo il conduttore, coincide con la narrazione della sostenibilità ambientale: “Ognuno di noi può fare qualcosa – ha dichiarato –. Io, per esempio, da 15 anni non ho più l’auto e opto per i mezzi pubblici o per lunghe camminate che, tra l’altro, fanno bene”.



La filosofia della trasmissione ben si sposa con le origini di Beppe Convertini, originario di Martina Franca, in provincia di Taranto: “Ieri come oggi, insieme alla mia famiglia, vendemmio, curo l’orto, raccolgo le olive, preparo le conserve e metto sott’olio le verdure per l’inverno. Sono legatissimo a mia mamma Chiara, che ha 85 anni e fa le orecchiette a mano alla velocità della luce: cerco di restituirle tutto il bene ricevuto”. L’adolescenza del presentatore, purtroppo, è stata segnata da un grave lutto: suo papà, Donato, è stato strappato alla vita da un cancro in appena 7 mesi. “Era camionista, partiva all’alba e rientrava alla sera – ha affermato -: alle 20 dovevamo cenare tutti insieme, senza eccezioni. Quand’è morto, a 17 anni mi sono ritrovato capo-famiglia. Studiavo e facevo tanti lavori per rimediare qualche soldo. Sono stati tempi duri, senza neppure la pensione minima di reversibilità, giunta solo dopo anni di pratiche. Un giorno io e mia sorella Anna abbiamo rotto il salvadanaio per pagare le bollette”.



BEPPE CONVERTINI: “IL SEGNO DELLA CROCE MI AIUTA A VIVERE MEGLIO”

Su “Libero”, Beppe Convertini ha ribadito il legame forte con la fede e la sua devozione nei confronti di Padre Pio. Il conduttore di “Linea Verde”, in particolare, ha asserito che “la fede è l’elemento più importante della mia vita, Dio è sempre al mio fianco. Ho fatto il chierichetto da bambino e sono un cattolico praticante. Sono molto devoto a Padre Pio perché mamma si era rivolta a lui per avere un altro figlio dopo mia sorella Maria. Ne aveva perso uno a 6 mesi, temeva di non riuscirci più. Ha incontrato Padre Pio più volte, si sono scritti e conserva ancora le sue lettere”.



La madre di Beppe Convertini si fidò di Padre Pio e, tre anni dopo la sua morte e dieci anni dopo la nascita di sua sorella Maria, “sono venuto al mondo io. Gliene sono grato. Il segno della croce? Lo faccio spesso, perché mi aiuta a vivere meglio, mi fa sentire in pace e mi dà sicurezza”.