Beppe Ercole è stato l’ex marito di Serena Grandi e di Corinne Clery. Un uomo che entrambe le attrici ricordano con grandissimo amore e affetto e a cui ha dato tanto. Arredatore molto conosciuto nella Roma che conta, Beppe Ercole è diventato famoso negli anni ’70 come playboy, ma la sua carriera spicca il volo come arredatore. Sue, infatti, sono le ristrutturazioni delle case più belle del prestigioso quartiere Parioli di Roma. L’uomo sposa nel 1987 Serena Grandi e dal loro amore nasce il figlio Ercole. Nel 1993 la separazione e la fine del matrimonio con l’attrice. Qualche anno dopo Ercole si innamora dell’icona del cinema erotico italiano Corinne Clery che sposa in seconde nozze nel 2004. Nel 2010 l’arredatore è morto a causa di una malattia. La sua morte ha scosso la vita sia di Serena Grandi che della moglie Corinne Clery. “Quando è morto ho sofferto tanto. – ha dichiarato l’attrice ospite di Serena Bortone a Oggi è un altro giorno – “lui aveva tutto, tra noi era alchimia. Intanto mi sapeva tenere che non è facilissimo, io ho bisogno di una persona che mi lascia essere me stessa, che mi lascia vivere senza farmelo pesare, che mi faccia anche ridere e mi dia tanto amore”. La ex concorrente del Grande Fratello Vip ha aggiunto: “io lo amo, lo amerò per tutta la vita ma non soffro più, sarei un’ipocrita a dire il contrario. C’è spazio per tante cose nella vita”.
Serena Grandi: “Beppe Ercole mi ha detto tante corna”
Anche Serena Grandi ha ricordato l’ex marito Beppe Ercole. Ospite di Oggi è un altro giorno di Serena Bortone, l’attrice parlando del matrimonio con il noto arredatore ha rivelato: “Beppe, perché mi hai fatto tante corna quando io ero la donna più bella d’Europa?”. Non solo, la Grandi palando dell’ex marito ha aggiunto: “lui era così, straordinario. Però amava essere amato, forse aveva bisogno di sentirsi uomo. Ho scoperto dei suoi tradimenti subito dopo la separazione, avevo la sensazione che ci fossero delle cose non molto chiare. Credo che in fondo gli uomini siano infedeli e non monogami come sono io. Ecco perché alla fine non mi sono rifatta una vita”.