Beppe Fiorello è uno degli ospiti di 55 passi nel sole, lo show – evento di Al Bano e Romina Power che Canale 5 ha deciso di trasmettere ancora una volta in replica nella serata di sabato 28 dicembre 2019 su Canale 5. Fratello d’arte, Beppe durante un’intervista rilasciata a Vanity Fair ha spiegato che la sua scelta di lavorare nel mondo dello spettacolo non è arrivata come conseguenza del successo di Fiorello, ma per vocazione: “quando c’è, anche se nel mio caso nascosta da una grande timidezza, prima o poi ti trova. E non ti molla più”. Non è stato facile per Beppe seguire il suo sogno: in primis la timidezza e poi la grande famiglia in cui è nato: “quarto di quattro figli non potevo che stare in un angolino, imparare dagli altri e ammirare Rosario”. Di tempo però ne è passato, visto che oggi Beppe Fiorello è uno degli attori più richiesti ed ammirati della fiction italiana. Indimenticabile la sua interpretazione di Modugno che ha conquistato anche lo showman siciliano: “mi ha detto che guardando la mia interpretazione di Modugno non ha visto me, ma Domenico. Il complimento più bello che si possa fare a un attore. Mi vergogno un po’ a dirlo”.



Beppe Fiorello: “la timidezza? E’ una forma di sensibilità”

Beppe Fiorello la timidezza di quando era un ragazzino non l’ha mai superata del tutto, anche se oggi precisa:”se prima mi vergognavo di vergognarmi, ora ne vado fiero: la considero una forma di sensibilità. Il processo di accettazione è un regalo della maturità”. Con il passare degli anni però l’attore non nasconde di aver perso qualcosa: “un po’ di leggerezza” e parlando della moglie Eleonora Pratelli rivela: “l’ho conquistata facendola ridere con l’imitazione del tipico tamarro: braccio fuori dal finestrino, musica a palla, slang coatto. Ora dice che ero più simpatico allora”.  La carriera di Beppe Fiorello è inarrestabile: volto di tantissime fiction di successo, l’attore negli ultimi anni è stato protagonista sul piccolo schermo di “Il mondo sulle spalle” la storia vera di Enzo Muscia, un uomo esempio che ha lottato per la sua azienda. Parlando proprio di questa interpretazione ha dichiarato ad Amica.it: “a me interessava raccontare il tema del lavoro, e insieme la possibilità che ciascuno di noi ha di crearsi una propria fortuna. Orazio diceva ‘Homo Faber Fortuna Sua’, per sottolineare come l’uomo sia artefice della sua stessa sorte. Il suo sogno era di riassumere tutti e 300 i dipendenti, ma 40 sono meglio di niente. Soprattutto considerando quanto nessuno lo abbia aiutato. Nemmeno le banche, come racconto nel film, almeno fino a quando il Presidente Mattarella lo ha invitato. Poi son tornati tutti, ma a quel punto non ha voluto ascoltarli”.



Beppe Fiorello figlio: “si chiama Leone ma è nato prima di quello della Ferragni”

Prima di arrivare sul piccolo schermo, Beppe Fiorello ha lavorato anche al cinema debuttando nel film “Come te nessuno mai” di Gabriele Muccino. Un unicum nella sua carriera come ha raccontato ad Amica.it: “più che altro ero uno dei veri compagni di classe e di vita di Silvio. Quando Gabriele ha voluto fare quel film ci ha radunati e studiati. Quella esperienza di attore mi è servita a capire che la mia strada non era la recitazione”. Lavoro a parte, Beppe è un uomo sereno e realizzato anche nella sfera privata: è felicemente sposato ed è padre di un bambino. Parlando proprio del figlio ha rivelato: “si chiama Leone, però è nato prima di quello della Ferragni!” e sul futuro del mondo ha sottolineato: “con un figlio di un anno, non potrei non esserlo! Poi, certo, mi spavento anche io quando vedo che ci sono 50 gradi sotto zero e Donald Trump dice che siccome fa freddo non esiste il Global Warming… Ma mi sforzo di essere positivo, pensando che il cambiamento non è in mano a un qualsiasi uomo della provvidenza, ma nelle nostre. Gandhi diceva: Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo”.

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