Beppe Fiorello torna in TV: l’intervista rivelatrice sulla svolta

Reduce dal successo ottenuto nelle sale cinema con Stranizza d’amuri, Beppe Fiorello torna ad intrattenere attraverso la TV, nel mezzo di un clamoroso trasferimento dalla Rai alle reti Mediaset. É un Beppe Fiorello senza filtri quello che si racconta in un’intervista esclusiva concessa a La repubblica, dove l’attore, regista, sceneggiatore e fratello d’arte di Rosario Fiorello anticipa la sua re-entry nel piccolo schermo, annunciando la messa in onda di una nuova fiction. Si tratta di “I fratelli Corsaro”, una nuova serie TV targata Mediaset, prossimamente in onda in chiaro tv su Canale 5 e in streaming online sul sito web Mediaset infinity.



I fratelli Corsaro di Francesco Miccichè é ispirata ai romanzi di Salvo Toscano (Newton Compton editori), di cui Beppe Fiorello é sceneggiatore con Salvatore De Mola e Pier Paolo Piciarelli. Il primo ciak sul set della fiction é atteso per il 28 agosto e nei gialli ambientati a Palermo i protagonisti sono due fratelli: Fiorello veste il ruolo di Fabrizio, cronista di cronaca nera, mentre Roberto, avvocato penalista, è interpretato da Paolo Briguglia.«Anni fa lessi Insoliti sospetti di Toscano, e mi ha appassionato per la scrittura -fa sapere Beppe Fiorello, rispetto alla svolta nella carriera improntata sul giallo- poco stereotipata dal punto di vista della narrazione siciliana: non c’erano macchiette ma una giusta dose di ironia e giallo. E poi c’era Palermo, città che conosco poco rispetto a Catania, ci sono venuto per un evento dedicato a Falcone, e a girare film. È bellissima e ci ha accolto a braccia aperte. Non c’è via che non ricordi tragedie del passato, non dimentica ma apre le porte a chi vuole raccontare”.



Cosa si cela dietro la scelta del passaggio da Rai a Mediaset

La nuova fiction I fratelli Corsaro segna un passaggio televisivo dalla TV di Stato di Viale Mazzini alle reti Mediaset, rimaste orfane del compianto padre fondatore e leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, e ora facenti capo all’amministratore delegato Piersilvio Berlusconi. E a celarsi dietro il trasferimento inaspettato, vi é l’idea di una donna: “mia moglie Eleonora -chiarisce Beppe- collabora con me e mi ha detto: “La persona giusta è la produttrice Camilla Nesbitt”. Ci siamo incontrati, le ho parlato dei libri, ha preso i diritti. Il progetto è realizzato da lei con CamFilm insieme a Taodue. Mediaset è la sua
casa, ma è stata molto professionale. Mi ha detto: sono libera di andare dove voglio. Da una parte in Rai mi sarei sentito protetto, dall’altra c’era da fare un percorso nuovo. La curiosità è un grande stimolo».



Le dichiarazioni sulla scelta del trasferimento, poi, si fanno via via sempre più intimiste, con tanto di bordata indirizzata alla TV di Stato: “*L’80% delle cose fatte in Rai, nasce da miei progetti -dichiara in aggiunta, senza peli sulla lingua, Beppe Fiorello-. Mi hanno lasciato la libertà di raccontare, si sono fidati anche quando ho proposto una storia complessa come quella di Mimmo Lucano. A Mediaset ho trovato stima e affetto: avevo davanti quelli che erano stati per anni i miei avversari e io, il loro. Forse in Rai mi davano un po’ per scontato. Nutro profonda gratitudine, ma c’è un elemento che va sfatato: molti pensavano che fossi in esclusiva con Viale Mazzini”.

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