Nel corso della puntata di venerdì 4 novembre 2022 di “Quarto Grado”, trasmissione di Rete 4 condotta da Gianluigi Nuzzi e Alessandra Viero, si è parlato del caso Beppe Ghirardini, operaio che lavorava nella fonderia di Mario Bozzoli, per il cui omicidio è stata pronunciata una condanna all’ergastolo nei confronti del nipote 37enne Giacomo Bozzoli. Ghirardini fu trovato morto in un’area boschiva con un’esca avvelenata nello stomaco proprio poche ore prima che parlasse con gli inquirenti della scomparsa di Bozzoli.
In studio è intervenuta Natalina Ghirardini, la quale ha asserito: “Io ho parlato con mio fratello Beppe la domenica. Eravamo d’accordo che ci saremmo visti il martedì. Il mercoledì mio fratello sparì. Perché doveva andare in montagna? Chi l’ha portato fino là? Gli avevo chiesto per telefono se fosse vera la voce secondo cui Mario Bozzoli fosse fuggito con l’amante: lui mi rispose che non era assolutamente vero, ma che erano ‘loro’ a sapere cosa gli avevano fatto. Mi diceva: ‘Fanno finta di avere le lacrime, se le fanno venire’. Non era impaurito, era dispiaciuto: si chiedeva cosa gli avessero fatto e mi disse anche che ‘i nipoti sono troppo aggressivi verso lo zio'”.
BEPPE GHIRARDINI, PARLA L’AVVOCATO MARCHESI: “CI SONO ELEMENTI CHE NON TORNANO”
Successivamente, è stata data la parola all’avvocato Michela Marchesi, che difende la sorella di Beppe Ghirardini: “Dopo l’archiviazione, vedendo che non venivano restituiti i reperti ai familiari, abbiamo interpretato la cosa come uno spiraglio verso la riapertura delle indagini. Il primo passo, mio e dei colleghi, sarà quindi quello di aspettare il deposito della sentenza Bozzoli, ma, intanto, con dei collaboratori stiamo già valutando altre piste e svolgendo indagini difensive”.
A detta del legale, vi sarebbero già elementi importanti, come “il cappello di Beppe Ghirardini, che si trovava dalla parte opposta rispetto al corpo. Quella posizione è incompatibile con la caduta. Sono stata in quel luogo con i miei consulenti e ritengo vi siano parecchi elementi dubitativi su quel ritrovamento”.