Ieri è arrivata la svolta nel Movimento 5 Stelle. Dopo un lungo dibattito interno, nel quale non sono mancate frizioni, Giuseppe Conte ha confermato che non vi sarà alcuna deroga al tetto dei due mandati. Molti big non potranno dunque ricandidarsi, da Fico a Taverna, e Beppe Grillo ha le idee chiare sul futuro del suo M5s.
“Non esiste un vento favorevole per chi non sa dove andare, ma è certo che per chi va controcorrente il vento è sempre sfavorevole”, ha esordito il garante in un post pubblicato sul suo blog: “Sapevamo fin dall’inizio di dover combattere contro zombie che avrebbero fatto di tutto per sconfiggerci o, ancor peggio, contagiarci. E così è stato: alcuni di noi sono caduti, molti sono stati contagiati. Ma siamo ancora qui, e alla fine vinceremo, perché abbiamo la forza della nostra precarietà: siamo qui per combattere, non per restare, e questa nostra diversità è spiazzante per gli zombie”.
BEPPE GRILLO COMPATTA IL M5S, MA…
Beppe Grillo ha invitato i pentastellati a compiangere chi è caduto senza resistere al contagio, ringraziando ci ha combattuto e continua a combattere per la causa. “Per alcuni è il tempo di farlo con la forza della precarietà, perché solo così potremo vincere contro gli zombie, di cui Roma è schiava”, ha proseguito il comico genovese: “Onore a chi ha servito con coraggio e altruismo, auguri a chi prosegue il suo cammino! Stringiamoci a coorte! L’Italia ci sta chiamando”. Beppe Grillo compatta il suo Movimento, ma deve fare i conti con altre defezioni degne di nota. Dopo la scissione dimaiana e diversi addii, questa mattina sono stati annotati altri due saluti eccellenti: parliamo del ministro per i Rapporti con il Parlamento Federico D’Incà e dell’ex capogruppo alla Camera Davide Crippa. Quest’ultimo, come riportato dal Foglio, sembra essere vicino all’approdo nel Partito Democratico. Entrambi, ricordiamo, erano giunti a fine corsa a causa dei due mandati.