Qualcuno lo chiama show, in realtà è uno sgarbo istituzionale. Ci riferiamo alla “fuga” di Beppe Grillo dopo le consultazioni con il resto della delegazione M5s da Mario Draghi. «Ma ci sono i giornalisti? Perché siete lì?», ha chiesto infastidito il comico sbirciando dentro la sala della Regina di Montecitorio. La ragione è semplice: tutte le delegazioni sono tenute a presentarsi dopo l’incontro col premier incaricato per riferire all’opinione pubblica l’esito del colloquio. Vale per tutti, ma evidentemente non per Beppe Grillo, che fa l’istituzionale al bisogno.
Appena uscito dal lungo colloquio con Mario Draghi, durato un’ora e un quarto, avrebbe dovuto presentarsi ai giornalisti, invece se ne è andato da un’altra uscita. Un particolare che non è sfuggito durante la diretta della “maratona” di Enrico Mentana su La7, a cui infatti l’inviata aveva anticipato l’intenzione del fondatore del MoVimento 5 Stelle di disertare l’incontro con la stampa e quindi di prendere un’altra uscita per lasciare Montecitorio.
BEPPE GRILLO, “ISTITUZIONALE” QUANDO SERVE
Il problema è che tutte le delegazioni sono tenute a presentarsi al completo. Questo vale per tutti, ma evidentemente non per Beppe Grillo, visto che ha ignorato la prassi istituzionale per far di testa sua, come sempre. Meno grave è senza dubbio il fatto che la delegazione M5s abbia sforato i tempi alle consultazioni. Un aspetto che ha contraddistinto le consultazioni del premier incaricato Mario Draghi è la precisione “svizzera” degli orari destinati alle varie delegazioni dei partiti. Ma con quella del MoVimento 5 Stelle, guidata appunto dal fondatore Beppe Grillo arrivato appositamente a Roma, i tempi si sono allungati, anzi dilatati. Così è stato sforato l’orario che era stato prestabilito. Nello specifico, è stato registrato un quarto d’ora di ritardo sulla tabella di marcia. L’incontro, infatti, avrebbe dovuto concludersi alle 13.15. Di sicuro non è stato questo il motivo per il quale Beppe Grillo è sfuggito all’incontro con i giornalisti.