La travagliata situazione politica che l’Italia sta attraversando mantiene d’attualità l’argomento connesso al nuovo esecutivo che prenderà il posto di quello guidato dall’ormai ex presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. A tale proposito, nelle ultime ore si è pronunciato Beppe Grillo, che ha dichiarato: “Mario Draghi è la soluzione migliore per questo Paese. Tra crisi sanitaria e crisi economica siamo sull’orlo del baratro, dobbiamo portare i nostri temi al tavolo di questo Governo, vigilare sui soldi del Recovery Fund”.
Parole pronunciate dal politico di fronte ai massimi vertici del Movimento Cinque Stelle, come ricostruito negli scorsi minuti dall'”Huffington Post”. Durante il discorso di Beppe Grillo è intervenuto in collegamento telefonico anche il presidente della Camera, Roberto Fico, il quale ha sottoscritto quanto affermato dal leader genovese: “Non possiamo stare a guardare, dobbiamo esserci, far pesare i nostri numeri e influenzare la gestione del Recovery Plan”. Una convinzione evidentemente comune a tutti i componenti del sodalizio politico pentastellato.
BEPPE GRILLO PUNTA SU DRAGHI
Beppe Grillo, dunque, ha puntato con forza sul profilo di Mario Draghi, di fatto concordando con l’incarico affidato a quest’ultimo dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, di formare un nuovo Governo. Peraltro, al termine del meeting pentastellato, Grillo su Facebook ha pubblicato un post sibillino, nel quale ha citato Platone: “Non conosco una via infallibile per il successo, ma una per l’insuccesso sicuro, voler accontentare tutti”. Da registrare anche le dichiarazioni di Vito Crimi, pubblicate sulle colonne della testata “Huffington Post”: “Abbiamo ribadito a Draghi che abbiamo consapevolezza della situazione in cui sta al Paese, con la necessità di avere al più presto possibile un Governo. C’è la nostra disponibilità a valutare se ci siano le condizioni per la nascita di un nuovo esecutivo”. Per poi asserire: “Se si formerà un Governo, noi ci saremo con lealtà. La responsabilità viene prima del consenso, siamo pronti a superare ogni cosa per il bene dell’Italia”. La domanda è: sarà davvero così?