Era da pochissimo “scoppiata” la pace in casa M5s, con tanto di presentazione in pompa magna ieri del nuovo statuto assieme al leader designato Giuseppe Conte: quando ancora il Governo Draghi tentava di capire come riassettare gli equilibri nei rapporti con il Movimento, Beppe Grillo se ne esce sul Blog con una lettera condivida Frei Betto, teologo della Liberazione, scrittore e politico brasiliano. Il tema centrale è Cuba e gli avvenimenti di questi giorni, con posizione decisamente pro-regime comunista e con diversi attacchi tanto all’Unione Europea quanto agli Stati Uniti d’America.



Insomma, un Grillo “castrista” che di distanzia dalla maggioranza del Governo Draghi legittimamente nella NATO e contro la dittatura degli ultimi sessant’anni a Cuba: non dissimile da quanto già avvenuto in passato su Cina e Venezuela, il Movimento 5Stelle ‘battagliero’ (alla Grillo, alla Di Battista, alla Toninelli) si schiera contro la stessa linea diplomatica del Governo di cui pur loro fanno ancora parte. «Cuba resiste», è il titolo della lettera condivisa dal Garante M5s, scritta da un teologo della liberazione che difende il regime de l’Avana dalle proteste di piazza scattate nelle ultime settimane. Betto è consulente del governo cubano per l’esecuzione del Piano per la sovranità alimentare e l’educazione alimentare e dice di conosce da molto vicino le vicende cubane, escludendo l’ipotesi occidentale di un regime liberticida, dando invece piena responsabilità della profonda crisi economica e sociale agli Stati Uniti e all’embargo in atto dalla Presidenza Kennedy.



GRILLO “CASTRISTA” È UN PROBLEMA PER IL GOVERNO?

«La Rivoluzione vi assicurerà tre diritti umani fondamentali – scrive ancora Betto sul Blog di Beppe Grillo – cibo, salute e istruzione, oltre a casa e lavoro»: per Frei la situazione di crisi interna a Cuba è tutt’altro che un problema del Governo comunista, bensì è figlia delle sanzioni Usa inasprite da Trump e dalle pressioni internazionali. «Hanno creato una fragilità che presta il fianco alle manifestazioni di malcontento, senza che il governo abbia dispiegato truppe o carri armati nelle strade. La resilienza del popolo cubano, alimentata da esempi come Martí, Che Guevara e Fidel, si è dimostrata invincibile. È a lei che noi tutti, che lottiamo per un mondo più giusto, dobbiamo solidarietà», conclude la lettera il teologo della Liberazione, citando un recente discorso pubblico del nuovo Presidente cubano Miguel Diaz-Canel. In totale opposizione alle tante manifestazioni internazionali (compresa l’Italia) che chiedono la fine della dittatura comunista cubana, Grillo si schiera con L’Avana e dunque contro la posizione ufficiale di Usa, NATO e Ue: un problema non da poco per due pentastellati come Di Maio, Ministro degli Esteri italiano, e Conte, ex Premier e prossimo leader politico a 5Stelle. Durissima la nota di Carlo Fidanza, capodelegazione al Parlamento europeo di Fratelli d’Italia nonché responsabile Esteri del partito di Giorgia Meloni: «Gravissimo! Beppe Grillo sul suo blog difende il regime comunista cubano e inneggia alla rivoluzione castrista. La forza politica di cui Grillo è ancora il garante esprime il ministro degli Esteri. Cosa ne pensa Luigi Di Maio? È questa la posizione sua e del governo italiano sulla gravissima repressione in corso a Cuba? Di Maio prenda le distanze da Grillo o, per coerenza, si dimetta».

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