Beppe Grillo ha proposto una tassa sui beni di lusso con un articolo sul suo blog. “Tassare i ricchi, o almeno i prodotti che usano, potrebbe portare significativi benefici per il clima e la giustizia sociale”, ha scritto come riportato da Il Giornale. La sua opinione viene anche rafforzata da una base vagamente scientifica, in quanto cita a sostegno uno studio realizzato da cinque scienziati dell’Università di Leeds e di quella di Losanna, pubblicato pochi giorni fa sulla rivista One Earth.



Il paniere destinatario delle tasse in questione sarebbe composto da prodotti di lusso, definiti come mostri capaci di distruggere il pianeta, tra cui ad esempio “automobili, yacht, gioielli e abbigliamento di marca” che “rappresentano una parte significativa dell’impronta ecologica globale” in quanto “la loro produzione richiede risorse naturali preziose, consuma energia e produce emissioni di gas serra”. Essa, tra l’altro, secondo il Garante del M5S, è “guidata dalla ricchezza e non da bisogni umani fondamentali”.



Beppe Grillo propone tassa su beni di lusso: l’articolo sul blog

Beppe Grillo, nel proporre la tassa sui beni di lusso, sebbene lui stesso ne faccia ampiamente uso, ha sottolineato anche come “a livello globale, il 10% più ricco degli individui è responsabile di quasi la metà delle emissioni di gas serra”. Il sistema di ispirazione americana che vorrebbe propone dunque che i viaggi aerei, l’acquisto di un’auto nuova e i viaggi organizzati vengano, ad esempio, tassati a più di 200 dollari per tonnellata di carbonio emessa.

Il tutto, però, “oscillerebbe ovviamente a seconda del paese e del costo della vita locale”. Lo studio citato dal garante del M5S, evidenzia nell’articolo, “mostra che tassare di più i beni di lusso non è solo socialmente equo, ma anche efficace”. Secondo i calcoli, “questa misura potrebbe ridurre le emissioni globali delle famiglie del 6% all’anno, evitando così l’emissione di 100 gigatonnellate di carbonio entro il 2050”, ha concluso.