Beppe Grillo pone il suo “veto” e congela l’intero voto su Rousseau lasciando il Governo Draghi nuovamente ‘ancorato’ alle scelte e ‘bizze’ del Movimento 5 Stelle. «Il voto sul governo previsto dalle ore 13.00 di oggi è temporaneamente sospeso. I nuovi orari di inizio e termine votazione saranno successivamente comunicati»: con questa brevissima dichiarazione il Blog delle Stelle annuncia la sospensione del voto sulla piattaforma Rousseau che avrebbe dovuto verificare tra gli iscritti M5s l’adesione o meno al neo-nato Governo Draghi.



La votazione avrebbe dovuto tenersi oggi e concludersi domani giovedì 11 febbraio, dando così la piena risposta della base grillina all’appello fatto da Draghi e Mattarella per un Governo di unità nazionale. E invece ieri sera Beppe Grillo, dopo il secondo round di consultazioni alla Camera con il Presidente del Consiglio incaricato, pubblica un video di 6 minuti in cui sostanzialmente blocca Rousseau, dà a Draghi del “grillino convinto” e chiede di estromettere la Lega dal futuro di questo esecutivo. «Vi chiedo un attimo di pazienza, aspettiamo», esclama l’Elevato ai “suoi” iscritti, «Draghi mi ha detto “ha ragione su tutto”, è d’accordo su questi temi su tutto però io un momento, domani votare su questa roba aspettiamo un attimo, perché lui adesso, domani, non ha finito le conferenze. Aspettiamo lui che pubblicamente dirà cosa vuol fare, perché non ha ancora bene le idee chiare ma non ce l’ha nessuno le idee chiare qua».



CAOS GOVERNO-M5S: ORA COSA SUCCEDE

Chiede il Ministero della Transizione Ecologica Sostenibile, rilancia sul Reddito Universale e ripone qualche speranza nel “banchiere di Dio divenuto grillino”, come Grillo definisce Draghi: ma l’effetto è devastante visto che in un sol attimo l’intero Movimento 5Stelle torna alle origini, eterodiretto dal suo fondatore che a poche ore dalla votazione su Rousseau ferma tutto per timore, forse, di avere un esito sull’eclatante spaccatura interna del M5s. Alessandro Di Battista ieri pomeriggio invocava il No al Governo Draghi e con lui anche diversi altri parlamentari (Lezzi e Toninelli su tutti) proponevano alla peggio l’astensione come forma di protesta ad un Governo che non sentono “vicino”.



Stamane un parlamentare eletto del M5s – che vuole rimanere anonimo – in esclusiva al Sussidiario.net ha spiegato da vicino cosa in realtà sta succedendo in casa 5Stelle: in realtà il voto su Rousseau sarebbe stato scelto da Davide Casaleggio per sfiduciare l’ex amico e alleato Beppe Grillo intento a voler sostenere Mario Draghi. Per questo motivo il fondatore M5s avrebbe congelato il voto (rientra nelle sue facoltà in quanto per le regole interne può decidere il garante o il capo politico, in questo caso Vito Crimi) in modo da evitare una bocciatura del Governo Draghi che lo stesso ex comico invece intende sostenere assieme a Luigi Di Maio e Giuseppe Conte. «Non si doveva affidare agli iscritti la scelta sulla fiducia all’esecutivo Draghi. Ci sono milioni di persone cui servono risposte immediate. E ci sono sforzi da parte di anime politiche profondamente diverse, che come noi hanno capito qual è la posta in gioco», conclude la fonte anonima M5s.

GRILLO NON VUOLE LA LEGA: LA REPLICA DI SALVINI

Il Governo Draghi resta così “appeso” alla decisione o meno del M5s, con il Premier incaricato che avrebbe dovuto presentarsi domani al Quirinale con la lista dei Ministri ma che ora si ritrova a non aver chiaro il numero esatto di forze politiche lo appoggeranno in Parlamento (per non parlare della possibilità di una scissione laddove il voto su Rousseau dovesse nei prossimi giorni confermare o bocciare il Governo Draghi). In tutto questo, vi è un dettaglio non sfuggito che riguarda l’ostilità di Beppe Grillo per la Lega di Matteo Salvini: ecco il passaggio esatto dell’Elevato «Allora è tutto da riprogettare, siamo un Paese vecchio, di vecchi, con idee vecchie e allora gli dico senta Draghi lei è un ragazzo di 74 anni, avrà anche le palle piene che è stato da Schröder, la Merkel….. e alza lo spread, abbassa lo spread ma che vita ha fatto?! E allora combattiamo e facciamo sta roba qua: primo non deve entrarci la Lega perché la Lega di ambiente non ha mai capito una mazza di niente e lui mi ha detto “non lo so, vediamo, vediamo, vediamo”».

A stretto giro non si lascia attendere la risposta del Carroccio per mano del suo segretario: «Grillo non ci vuole. È incredibile l’atteggiamento dei Cinque Stelle che vorrebbero imporre al professor Draghi un governo senza la Lega», scrive Matteo Salvini in una nota, «Noi confermiamo il nostro atteggiamento costruttivo, responsabile, positivo e che ci porta a non parlare di ministeri e a non mettere veti su nessuno». «Non è questo che ha chiesto Mattarella e che serve all’Italia – conclude l’ex Ministro degli Interni – Noi andiamo avanti tranquilli: prima il bene del Paese e poi gli interessi dei partiti».