Dopo Enrico Letta, ecco Beppe Grillo a invocare il voto ai sedicenni. Nel pieno della campagna elettorale, il garante del Movimento 5 Stelle ha toccato il punto sul suo blog: “A 16 anni puoi lavorare, puoi pagare le tasse, ma non puoi votare. Un giovane non può determinare il suo futuro attraverso la scelta del governo nazionale del suo Paese”.
Il comico genovese ha sottolineato che i giovani – già ampiamente maturi e preparati – vengono tenuti fuori dalle scelte politiche. Questo il pensiero di Beppe Grillo: “Che mondo li aspetta con le decisioni folli fatte dalle generazioni che li hanno preceduti? Generazioni che probabilmente malediranno in futuro? Se un sedicenne è “immaturo” come giudicare maturi o saggi coloro che investono in armi, distruggono l’ambiente, scatenano le guerre, che gli sottraggono il diritto alla pensione e al lavoro? Se un 16enne non può prendere una decisione per il proprio futuro, perché può farlo chi questo futuro non lo vedrà?”.
BEPPE GRILLO, LA PROPOSTA DI VOTO AI 16ENNI
Beppe Grillo ha ricordato la battaglia condotta dal Moivmento 5 Stelle, sottolineando che il voto ai sedicenne esiste già in molti Stati. “Ora, è arrivato il momento di ascoltare le nuove generazioni”, le paorle del comico genovese: “Il mondo appartiene a loro”. Nel corso del suo intervento, il garante pentastellato ha citato alcuni esempi virtuosi di giovanissimi, da Pascal a Valerio Pagliarino: “L’elenco è lunghissimo: sono giovani, brillanti, intelligenti e liberi. Ma non possono votare. Pensate che l’età media dei Nobel della fisica è 45 anni, della medicina 50. Tenendo presente Università, specializzazione e almeno dieci anni di ricerca, vuol dire che cominciano molto precocemente! Siamo il Paese con la popolazione più anziana d’Europa, dove dal 1946, anno in cui votarono per la prima volta le donne, le regole non sono state mai messe in discussione”. E ancora: “Un Paese dove anche i giovani che possono votare non lo fanno perché non credono più nei politici. Pensate che solo l’1% dei giovani è iscritto a un partito e 1 giovane su 2 andrà a votare”.