Beppe Menegatti ricorda con amore la moglie Carla Fracci, a poco più di un anno dalla sua morte. “La mia ‘Fraccina’. Quanto mi manca!” confessa nell’intervista rilasciata a Novella 2000, in uscita domani 28 settembre. Regista teatrale, a 93 anni Beppe Menegatti è ancora commosso al ricordo dell’amatissima moglie e non ha mai smesso di cercarla nei piccoli gesti di ogni giorno. “Sembra ieri quando la incontrai la prima volta nei corridoi del Teatro alla Scala”, ricorda.
Il loro amore nacque da un solo sguardo. “Ero lì in veste di assistente di Luchino Visconti, Carla in quella di giovane ballerina, ancora sconosciuta al grande pubblico”, racconta Beppe Menegatti a Novella 2000. “Era in allestimento uno spettacolo per il quale serviva la controfigura dell’immensa Luciana Lovallo” e la scelta ricadde proprio sulla giovanissima Carla Fracci. Quando fu nominata, “tutti, me compreso, si girarono verso di lei”: un’artista ancora all’inizio di una carriera che si sarebbe rivelata strabiliante, e poi “i nostri sguardi si incrociarono, preannunciando una fiaba che sarebbe durata per i successivi 70 anni”.
Carla Fracci e la “antagonista” che non volle il matrimonio con Beppe Menegatti
Una storia fantastica in cui Beppe Menegatti non ha mai smesso di sognare, neanche dopo la morte di Carla Fracci avvenuta il 27 maggio 2021. “Le fiabe non si spezzano, ne si evoca la magia rileggendole, e io, nella mente, sfoglio di continuo il libro della nostra storia d’amore”, confessa a Novella 2000. E rivela che “se raccontassi gli ultimi istanti di Carla sbalordirei chiunque, però voglio conservarli per me. Sono troppo intimi e rappresentano mia moglie in tutta la sua disarmante semplicità”. Un ricordo dolce, ma dal sapore doloroso che lo accompagnerà per sempre.
E siccome “gli antagonisti sono tipici di ogni fiaba che si rispetti, e la nostra non fece eccezione”, Beppe Menegatti ricorda a Novella 2000 dell’attrice Paola Borboni, che cercò di ostacolare in ogni modo il matrimonio tra lui e Carla Fracci. Un gesto che il regista non ha mai saputo spiegarsi. “A suo dire – rivela nell’intervista – ci saremmo danneggiati a vicenda”. Una preoccupazione, o forse una maldicenza, che si è rivelata ben lontana dalla realtà.
Beppe Menegatti: “Ogni sera guardo il cielo sperando di vedere Carla danzare”
Beppe Menegatti confessa che di sua moglie, Carla Fracci, sente moltissimo la mancanza soprattutto nella solitudine del sonno. “Tante volte, in piena notte, avevo la fortuna di svegliarmi e di essere allietato da quel suono lieve” del suo respiro, “che al mio orecchio giungeva come: sei al sicuro, lei è con te. Ora che non lo sento più, la notte appare talvolta interminabile”. E ogni sera guarda verso il cielo “nella rinnovata speranza di scorgere una stella danzare. La mia Carla”.
Carla Fracci, attraverso gli occhi del marito Beppe Menegatti e delle sue parole affidate a Novella 2000, appare come “così modesta da non riconoscere il proprio valore. Quand’era alla sbarra, pervasa da un talento più unico che raro, pareva che il caos del mondo trovasse riscatto nella sua disciplina”. E la sua morte “non è stata un lutto solo per me che fui suo marito, ma per l’arte in generale, con l’unica differenza che il mio dolore, quando un giorno mi ricongiungerò a lei, sarà placato. Tuttavia la danza, il genio di Carla Fracci, lo rimpiangerà in eterno”.