Beppe Sala, sindaco di Milano, in un’intervista rilasciata per la trasmissione radiofonica Giù la maschera di Rai Radio 1 ha ammesso pubblicamente che nel capoluogo lombardo sono in preoccupante aumento gli episodi di scippi e aggressioni fisiche, mentre fortunatamente sono in diminuzione i furti all’interno degli appartamenti. Si tratterebbe della sua prima ammissione in tal senso, nonostante il punto sia stato più volte ribadito dagli esponenti del centrodestra, sempre inascoltati.
Nell’intervista, infatti, Beppe Sala sottolinea come per la città di Milano “i dati ci dicono che i furti in casa sono in riduzione, ma sono in grande aumento le aggressioni fisiche e gli scippi”, spiegando come “non è che noi non ne siamo consapevoli. Io accetto tutte le critiche del mondo, ma non quelle dell’inconsapevolezza”. Il sindaco meneghino ammette che “la situazione è delicata”, spiegando che “si risolve se ci si lavora. E se c’è da chiedere aiuto, come ho fatto con Franco Gabrielli, lo faccio”. Per migliorare la situazione di Milano, Beppe Sala ritiene necessario “lavorare di più tra le diverse forze di polizia, perché credo che ci sia spesso una condivisione dei temi a livello dei vertici, ma a volte a livello operativo si ritorna nella burocrazia e nelle regole proprie”.
Beppe Sala: “Governo ci aiuti, pochi posti nel carcere di Milano”
Andando avanti nella sua intervista sulla condizione in cui versa Milano, Beppe Sala ci tiene anche a sottolineare come pensi che “in questo momento ci sia la consapevolezza del ‘tanto si rischia poco‘. Molto spesso, questo micro-crimine è reiterato anche perché il rischio della pena è molto limitato”. Una constatazione che nasconde un grido d’aiuto, rivolto soprattutto al ministro degli Interni Piantedosi che dovrebbe migliorare la condizione delle carceri, perché il Beccaria “ha solo quaranta posti. Non basta“.
Infine, Beppe Sala ci ha tenuto anche ad affrontare il tema del terrorismo a Milano, spiegando come si tratti di “una paura che ritorna. l punto va affrontato e io mi sono battuto per far sì che ci possano essere le moschee necessarie sul territorio milanese e non quelle abusive, perché così è più facile controllare cosa succede”. E commentando le critiche del centrodestra in merito all’apertura delle moschee, il sindaco Beppe Sala sottolinea che “se su questo ci dividiamo, non funziona, perché il rischio di radicalizzazione c’è anche da noi”.