Beppe Sala chiede la linea dura contro i No Green Pass. Il sindaco di Milano, dopo la manifestazione di sabato, la 14esima di questo stampo, che ha tenuto in ostaggio il centro storico meneghino, vede come unica soluzione possibile quella di caricare i manifestanti. Intervenuto su La7 a L’Aria che tira, Sala si è sfogato: “Questi – ha detto riferendosi ai No Green pass – adesso sono contro i green pass in particolare, non è un tema della vaccinazione. Il punto qual è? Non rispettano la regola d’ingaggio basilare delle manifestazioni, che è: si concorda il percorso“. “A questo punto diventano incontrollabili“, ha proseguito Beppe Sala, che ha poi aggiunto:”La polizia che può fare? Può fare una sola cosa. Può caricarli. Cosa che ovviamente, io capisco, il prefetto non intende fare. È veramente frustrante. Io passo il sabato pomeriggio a osservare da lontano quello che succede ma ti senti frustrato. Ne parlavo stamattina col prefetto, è difficile ad oggi trovare una soluzione“.
BEPPE SALA CONTRO I NO GREEN PASS: “POLIZIA PUO’ SOLO CARICARLI”
Il sindaco di Milano, Beppe Sala, ha spiegato che per gestire le proteste dei No Green pass servirebbero sicuramente molti carabinieri e agenti di polizia. Allo stato attuale, dunque, “c’è solo una via: isolarli, ma sono talmente tanti…“, conclude Sala. Sulla stessa lunghezza d’onda Luca Bernardo, candidato del centrodestra sconfitto alle ultime elezioni ed oggi leader dell’opposizione in consiglio comunale: “Se manifestare è un diritto, rispettare la libertà di tutti è un dovere. I cortei che si susseguono ormai ogni sabato stanno di fatto paralizzando Milano, le attività commerciali e la vita dei cittadini, già tutti provati dalla pandemia. Non si può solo sperare che non ci siano più tensioni, bisogna dissiparle subito“. Quel che è certo è che in un modo o nell’altro si dovrà intervenire per tutelare in primo luogo gli esercizi che a causa delle proteste non hanno potuto lavorare e che rischiano di vedere ripetere lo stesso copione ogni sabato pomeriggio. Lino Stoppani, rappresentante di Epam, l’associazione dei pubblici esercizi, ha paragonato i No Pass ai gilet gialli francesi: “Bisogna rendersi conto che questi cortei stanno distruggendo il lavoro, con ricadute sui gestori di tutte le attività ma anche sui dipendenti“, ha detto. Mentre Confcommercio stima una perdita di fatturato del 25%: troppo per restare con le mani in mano.