Il modello Milano non è arrivato al capolinea: non ha dubbi Beppe Sala. Intervistato da Repubblica, il sindaco ha posto l’accento sull’internazionalità della città e allo stesso tempo l’attenzione prestata al welfare. Anche se in realtà non sono mancate le critiche per il costo della vita, molti la ritengono ormai una città solo per i ricchi: “Non mi sfugge che c’è una parte dell’elettorato che possa sentirsi un po’ delusa. E sono più che disponibile a una riflessione su come riadattare – se c’è necessità, questo modello di fronte a una realtà che è cambiata radicalmente negli ultimi 3-4 anni”. Sala ha sottolineato che se ha bisogno di aiuto è prontissimo a chiederlo, come dimostrato dall’arrivo di Franco Gabrielli in qualità di delegato per la Sicurezza e la Coesione Sociale a Milano.



La versione di Beppe Sala

Dopo aver negato per diverso tempo l’esistenza di un’emergenza sicurezza, Sala ha evidenziato che prefetto e questore hanno segnalato più problemi di criminalità di strada: “E sono problemi che la città, e in generale la sinistra, deve affrontare, cercando anche di percorrere nuove vie. Nessuno meglio di Gabrielli potrà capire quel che sta accadendo e proporre soluzioni”. Sala si è poi soffermato sulle prossime elezioni, smentendo la presunta stanchezza da primo cittadino: “Ma nemmeno per sogno! Io sono qui con il coltello tra i denti, con grande desiderio di dare il mio contributo e con la coscienza tranquilla di fronte ai grandi problemi che stiamo affrontando. Dopo quindici anni di governo di centrosinistra in questa città per me sarebbe un dolore se, finito il mio mandato, la mia parte politica non avesse la possibilità di giocarsela con buone possibilità di successo”.

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