Pronto a vivere la campagna elettorale in vista delle Comunali della sua Milano, Beppe Sala ha pubblicato un lungo intervento sul Corriere della Sera per spiegare cosa rappresenti per lui essere primo cittadino. L’esponente dei Verdi ha esordito ricordando che oggi ci sono grandi difficoltà a trovare candidati sindaci ed una delle principali cause è certamente l’alto numero di rischi straordinari da assumere.



«Minacce, denunce e rischi di natura giuridica. Con la crescita della complessità della città, il radicamento della rappresentanza degli interessi e la nascita di nuove sensibilità in materia di diritti personali e di gruppo, ogni giornata da sindaco è di fatto esposta a rischi di ogni genere», ha spiegato Beppe Sala nel corso del suo intervento, citando un altro dettaglio da non sottovalutare: «Fare il sindaco è un mestiere che ti ingoia la vita 7 giorni su 7, 24 ore al giorno. Non c’è tregua, mai. Tu sei la città, sempre, giorno e notte». Senza dimenticare che, ha aggiunto il primo cittadino di Milano, vivere da sindaco «non è agevole dal punto di vista economico», evidenziando che un sindaco guadagna molto meno di deputati e senatori.



BEPPE SALA: “FARE IL SINDACO IL MESTIERE PIU’ BELLO DEL MONDO”

Sulle pagine del Corriere della Sera, Beppe Sala ha spiegato di aver deciso di abbracciare ancora la vita da primo cittadino, se confermato dagli elettori, nonostante tutte le difficoltà vissute: «Vorrei dire a tutti che essere il sindaco di una città come questa – e in ogni caso di una città – è un’esperienza certamente dura ma anche una scelta di felicità. Io non mi sono mai sentito così compiuto come in queste vesti». «Essere sindaco è il mestiere più bello del mondo soprattutto se ti rendi conto che non sei tu a fare la città», ha aggiunto Beppe Sala: «È il mestiere più bello del mondo in particolare se capisci che non sei tu l’ago della bilancia. La città è l’insieme delle volontà, delle ambizioni, delle solidarietà che connotano la vita della sua comunità, dalle piccole cose di ogni quartiere fino alle grandi scelte strategiche. Tu, il sindaco, hai il grande privilegio di far esprimere al loro meglio tutte le componenti della città. E soprattutto hai il grande onore di far sintesi e di costruire insieme a loro la via verso il futuro».

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