Basta nominarlo per essere catapultati sul palco dell’Ariston, ma oltre ad essere il direttore d’orchestra più famoso del Festival di Sanremo, è anche tanto altro. Stiamo parlando di Beppe Vessicchio, classe 1956 e una carriera invidiabile alle spalle. Non tutti sanno, ad esempio, che il suo debutto in televisione è avvenuto ad Amici di Maria De Filippi, per poi passare direttamente al Festival della Canzone italiana. Un percorso fatto di impegno e di tante note musicali, che lo rendono oggi un vero e proprio cultore della disciplina.
Napoletano d’origine, Beppe Vessicchio sa suonare moltissimi strumenti e ha collaborato in passato anche con Gino Paoli, cantautore italiano tra i più famosi di sempre. Ad un certo punto, però, abbandona temporaneamente il mondo della musica per darsi alla comicità, ma presto ritorna sui suoi passi resosi conto che la sua vera passione non era di certo il teatro. Ma la sua vita non è stata tutta rose e fiori: a Verissimo, poco tempo fa, Beppe Vessicchio ha raccontato la triste fine del padre, che dopo una vita a contatto con l’amianto ne è rimasto vittima.
Beppe Vessicchio, la forza nella malattia: “La musica mi ha salvato”
A Verissimo da Silvia Toffanin, il maestro Beppe Vessicchio ha ricordato il suo amato papà, scomparso per le gravi conseguenze date dalla respirazione continua della polvere d’amianto, deleteria per l’essere umano. Il padre lavorava in una fabbrica per la produzione del latte dove era presente la sostanza nociva. “Ho perso tanti amici“, ha raccontato Beppe Vessicchio parlando dell’amianto: “molti di loro non ci sono più proprio a causa del mesotelioma della pleura“. E infine, la confessione più dura: anche lui ammette di non avere polmoni affatto sani, forse per via dei 20 anni trascorsi a contatto con le particelle tossiche.
“I miei polmoni sono compromessi ovviamente“, spiega Beppe Vessicchio a Silvia Toffanin: “[…] ma penso che la musica ci dà un grosso aiuto anche a sostenere tutto questo“. Il maestro ed ex direttore d’orchestra del Festival di Sanremo ha raccontato di come la musica lo abbia sempre salvato, riuscendo ad essere addirittura più forte della sua malattia. Beppe Vessicchio non è l’unico ad aver scoperto il vaso di Pandora sull’amianto: di recente abbiamo visto anche la scomparsa di Franco Di Mare, morto per la stessa causa.