Il grande maestro Beppe Vessicchio si è raccontato oggi nel corso dell’intervista realizzata da Francesca Fialdini, padrona di casa del programma domenicale di Rai1, Da noi a ruota libera. Il suo volto sempre così sereno e imperturbabile: “E’ successo così poche volte di essermi arrabbiato. Una volta ho tirato una bacchetta e me ne pento così tanto, ancora me ne rammarico”, ha commentato. A Sanremo 2022 ci ha fatto impensierire fino al suo ritorno sul palco dell’Ariston, direttamente al pianoforte. “Arrivavo quel giorno direttamente da Roma, finalmente il tampone era negativo e potevo affrontare il viaggio. Aspettavo il via libera e speravo anche di non avere sorprese e invece è andato tutto bene”, ha commentato il maestro. “Tutto questo affetto è dato dal fatto che sono molti anni che frequento quel palcoscenico, un cantante difficilmente arriverà a 26 anni come il sottoscritto”, ha raccontato.
“Mia moglie non mi chiede più di buttare la spazzatura”, ha scherzato il maestro Vessicchio, svelando di perdere l’orientamento per seguire lo spartito. Perché non indossa la cravatta? “Io avevo i capelli lunghi e la barba lunga e la cravatta in quel periodo era un simbolo lontano dal mio essere hippy. Quando ho incontrato il papillon mi sono sentito a mio agio”, ha commentato. A proposito della barba, ha svelato di non tagliarla da tantissimo: “Mia moglie non mi conosce senza barba, e neanche i figli e i nipoti”. Cosa significano i movimenti della bacchetta? “Ognuno ha il suo stile ma esiste un disegno aereo di base con il quale si orienta l’orchestra”, ha spiegato.
Beppe Vessicchio si racconta: quella volta che Ornella Vanoni…
Ornella Vanoni in una occasione lanciò una scarpa verso Beppe Vessicchio. È stato il maestro a svelare l’aneddoto: “C’era un punto di un brano dove lei si fermava e l’attesa era eccessiva rispetto alla misura del tempo. Io la fermavo di continuo ma alla quarta volta mi ha lanciato una scarpa ma non mi ha colpito, poi dopo ci siamo chiariti sulla faccenda. Lei è una perfezionista”, ha svelato. Purtroppo era un tacco 12, come ha precisato il direttore d’orchestra.
La sua ospitata è proseguita con una lezione di direzione d’orchestra che ha voluto impartire a Francesca Fialdini. Qual è stata la sua esperienza a Sanremo? “Ricordo la prima volta sul palcoscenico, dovevo dirigere Mia Martini e Mango. Io ho un ricordo strano: guardavo l’orchestra, poi c’è stato il momento dell’annuncio e quando mi sono girato a guardare la telecamera avevo una vena del collo che batteva fortissimo. Era l’imbarazzo di fare qualcosa che non avevo mai fatto”, ha raccontato.