Sanremo 2025, Beppe Vessicchio non ha dubbi: “Amadeus? Lui può portare evoluzione, gli altri no…”
Siamo esattamente ad una settimana dalla finale del Festival di Sanremo 2024; uno spettacolo che forse mai come in questa occasione ha radunato un numero di spettatori e appassionati incredibile. Tanti meriti sono andati agli artisti in gara, alle loro canzoni; ma altrettanti sono stati dedicati al padrone di casa, Amadeus, al suo quinto anno al timone della kermesse nonché l’ultimo.
Le possibilità che Amadeus possa vestire i panni di direttore artistico e conduttore del Festival di Sanremo 2025 sono quanto mai basse: il presentatore ha più volte sottolineato l’esigenza di fermarsi, senza però escludere un ritorno sul palco della kermesse in futuro. La speranza non sbiadirà finchè non vi sarà l’effettiva scelta del nuovo timoniere sul palco dell’Ariston e intanto, intervenuto ad “Un giorno da pecora” su Rai Radio1, anche Beppe Vessicchio ha offerto il proprio punto di vista sul prossimo conduttore del Festival di Sanremo.
Beppe Vessicchio e il possibile sostituto di Amadeus per Sanremo 2025: “Tra Stefano De Martino e Paolo Bonolis…”
“Come direttore artistico del Festival mi piacerebbe vedere anche l’anno prossimo Amadeus, anche se so che probabilmente non tornerà”. Questo il punto di vista di Beppe Vessicchio – intervenuto nel programma radiofonico su Rai Radio1 – che senza particolari dubbi afferma di avere una forte preferenza per una riconferma di Amadeus per Sanremo 2025, nonostante le reali possibilità siano ridotte al minimo. “Lui però ha raggiunto un’autonomia tale che lo rende capace di pensare a qualcosa che può evolvere, mentre chiunque altro sarebbe schiavo del sistema”.
Per Beppe Vessicchio – stando a quanto dichiarato ad “Un giorno da pecora” – Amadeus sarebbe l’uomo giusto anche per il Festival di Sanremo 2025, sia per quanto già visto in 5 anni alla conduzione della kermesse sia per quello che, date le sue capacità, sarebbe in grado ancora di dare. “E’ difficile pensare ad un sostituto; forse potrebbe esserci un giovane come Stefano De Martino oppure uno più esperto come Paolo Bonolis, che però sta in un’altra azienda…”.