Nuovi tragici aggiornamenti sul dramma di Azzano, provincia di Bergamo: dopo Luca Carissimi, è morto dopo trenta ore di agonia anche il 18enne Matteo Ferrari. I due giovani sono stati investiti sabato notte da Matteo Scapin: come vi abbiamo raccontato, il 33enne di Curno li avrebbe travolti in seguito ad una lite scoppiata nella discoteca Setai di Orio al Serio. La Procura lo ha arrestato con l’accusa di omicidio volontario e, dopo il decesso di Ferrari, la sua posizione si aggrava ulteriormente. Il Corriere della Sera spiega che il diciottenne è morto alle ore 9.15 di questa mattina e la sua famiglia ha autorizzato la donazione degli organi. Sulla tragedia è intervenuto anche il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori: «Non credo ci sia dolore più grande di quello di un padre e di una madre che perdono tragicamente il proprio figlio, nulla di più straziante». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



BERGAMO, LITE PER APPREZZAMENTO A UNA RAGAZZA?

Un 20enne è morto, un 18enne è in fin di vita e un 33enne è stato arrestato per omicidio stradale e omissione di soccorso. Questo il bilancio della notte macchiata di sangue ad Azzano. La tragedia sarebbe stata innescata da un apprezzamento non gradito ad una giovane, al banco del bar di una discoteca. Lo riporta Il Giorno, secondo cui la ragazza avrebbe raccontato tutto al suo fidanzato, Matteo Scapin. Sarebbe scoppiata una lite, sedata subito dai buttafuori del locale. Tutti e quattro i protagonisti vengono allontanati. Ma non è finita lì. Perché poi è partito l’inseguimento e lo speronamento della Vespa al confine con Orio al Serio. Luca Carissimi è morto dopo il ricovero, Matteo Ferrari è in condizioni disperate. Intanto la ricostruzione è al vaglio degli inquirenti. Oggi comunque il pm dovrebbe chiedere la convalida dell’arresto per omicidio volontario. Gli viene anche contestata la guida in stato di ebbrezza. Sulla vicenda ci sono ancora punti da chiarire, come quello del lunotto sfondato. Potrebbe essere la prova della lite degenerata fuori dal locale e aver provocato l’inseguimento e lo speronamento della Vespa. Per avere l’esatta ricostruzione dei fatti, la procura nominerà un esperto in perizia cinematica, ma si sta valutando anche l’ipotesi dell’autopsia. (agg. di Silvana Palazzo)



BERGAMO, TAMPONA 2 GIOVANI IN SCOOTER: UN MORTO

Una violenta lite, ancora senza motivo apparente, poi la follia in quel Azzano San Paolo a Bergamo: un 33enne sale in macchina, tampona i due giovanissimi in scooter e di fatto ne uccide uno mentre l’altro è ricoverato gravissimo all’ospedale “Papa Giovanni XXIII”. In un primo momento tutti gli organi di stampa, su fonti degli investigatori, avevano dato per morti entrambi i ragazzi investiti sulla loro Vespa mentre in realtà, come riporta l’Eco di Bergamo, il più giovane di loro è ferito in maniera gravissima ma è ancora vivo. Al confine con Orio al Serio, le prime ore di questa mattina sono testimoni della strage: Luca Carissimi, 21enne, e Matteo Ferrari, 18enne, sono a bordo del loro scooter quando vengono tamponati “volontariamente” da un 33enne dopo una lite avvenuta in precedenza, pare. Lo schianto è pesantissimo e il 21enne muro sul colpo, mentre Ferrari lotta tra la vita e la morte in queste ore: in un primo momento l’uomo a bordo di una Mini grigia si è allontanato dal luogo dell’incidente, per poi presentarsi più tardi alla polizia come responsabile dell’incidente.



BERGAMO, LITE E TAMPONAMENTO: LA STRAGE AD AZZANO

La lite sarebbe avvenuta per futili motivi, come riporta l’Eco di Bergamo: parrebbero degli apprezzamenti poco graditi ad una ragazza, ma ancora non è dato sapere chi dei tre abbia cominciato e come sia avvenuto il violento litigio. Il giovane alla guida dell’auto dopo i controlli a seguito dell’arresto è risultato positivo all’alcol test: dopo l’arresto ha avuto un malore, rilancia l’Ansa, ed è stato portato al «Papa Giovanni», dove è piantonato. Tutti i tre protagonisti di questa ennesima strage del sabato sera, si trovavano alla discoteca “Setai” di Orio Al Serio, Bergamo: mentre si trovavano sulla strada sono stati tamponati da un’auto guidata dal 33enne di Curno poi reo confesso qualche ora più tardi in Commissariato.