E se fosse un frutto come il bergamotto ad aiutare nella lotta al colesterolo? Spesso avere livelli di colesterolo elevati o comunque al di sopra della norma non viene riconosciuto dal singolo con sintomi evidenti, se non a seguito di esame ematocrito. La latenza con cui questo innalzamento si sviluppa può essere fatale se pensiamo che potrebbe essere responsabile di problematiche serie, come anche ictus e infarti. L’aspetto su cui gli stessi medici consigliano di agire per abbassare i livelli è principalmente lo stile di vita alimentare, associato in alcuni casi anche a trattamento farmacologico.
Il primo aspetto però su cui andare ad agire è però proprio l’alimentazione. E tra i cibi benefici, come riporta Italia Oggi, troviamo il bergamotto, frutto spesso sottovalutato ma dalle proprietà salutari, e nello specifico anticolesterolo. In particolare è stato lo studio Enea, condotto in collaborazione con Esserre Pharma, la quale ha finanziato la ricerca, ad aver scoperto che alcune molecole presenti nel bergamotto contribuiscono a ridurre i livelli nel sangue di ‘colesterolo cattivo’ (LDL), e dei trigliceridi.
COME SI È SVOLTA LA RICERCA SUL BERGAMOTTO ANTI-COLESTEROLO
Barbara Benassi, responsabile del laboratorio Enea di Salute e Ambiente, e coautrice della ricerca insieme alla collega Maria Pierdomenico e a Costanza Riccioni, responsabile Ricerca e Sviluppo di Esserre Pharma, ha dichiarato: “In laboratorio è stata riscontrata soprattutto l’inibizione dell’espressione dei geni correlati alla sindesi lipidica, cioè del grasso.”
In base poi allo studio clinico condotto su un gruppo di 50 persone di età compresa tra i 18 e i 70 anni, il trattamento a base di estratto di bergamotto ha portato ad un aumento del 5% del colesterolo ‘buono’ (HDL), e a una significativa diminuzione di quello ‘cattivo’ (LDL), pari a -8%, e dei trigliceridi (- 13%). Rilevante è stata anche l’azione ipoglicemizzante. Tutto questo sarebbe stato possibile grazie alle molecole bioattive contenute nel bergamotto, in particolare i flavoinoidi, che costituiscono potenti antiossidanti. Costanza Riccioni ha infatti affermato: “Questo frutto è un piccolo tesoro a livello scientifico.”