Silvio Berlusconi “chiama” Bobo Vieri e lo saluta in collegamento: “Ciao bomber”. L’ex attaccante è la star del momento: in un periodo di isolamento da Coronavirus, nel quale tanti hanno scoperto le dirette Instagram per intrattenere i fan o semplicemente passare un po’ di tempo facendo qualcosa di alternativo, Christian Vieri ha confermato tutta la sua grande ironia organizzando video chiamate anche a tarda notte. Recentemente ha chiacchierato con Daniele Adani e soprattutto Filippo Inzaghi – che gli ha risposto “stavo dormendo” – e i due si sono lanciati in un fantastico amarcord sui tempi in cui giocavano in nazionale, dividevano la stanza nei ritiri di Coverciano e facevano tremare le difese avversarie. Questa volta però Vieri non si aspettava il saluto di Berlusconi: è successo nel corso di Porta a Porta su Rai 1. Entrambi erano collegati con il conduttore Bruno Vespa, e l’ex presidente del Milan non ha mancato l’occasione di farsi sentire.



BERLUSCONI A VIERI: CIAO BOMBER, HO UN SOLO RAMMARICO

“Ciao bomber” si è rivolto così Berlusconi, utilizzando il nomignolo con cui l’ex attaccante viene chiamato oggi (e che è anche utilizzato per uno spot tv diventato ormai famosissimo). Poi, il Cavaliere ha detto di lui che è ancora una star: ha riconosciuto l’abilità nello sfruttare i mezzi di comunicazione (quello di cui parlavamo in precedenza) e in questo modo è riuscito a restare un campione. “Lo abbraccio con affetto” ha chiuso Berlusconi, mentre Bobo ha poi ringraziato il presidente per le belle parole e ha ricambiato l’affetto. L’ex presidente rossonero ha anche aggiunto una cosa sull’attaccante: “Il mio unico rammarico nei confronti di Bob è di averlo avuto al Milan per troppo poco tempo, soltanto una stagione”. A dire il vero anche meno, perché dal suo arrivo a Milanello all’addio sono passati soltanto sei mesi.



Era il 2005: Vieri arrivava da sei stagioni con l’Inter nelle quali era diventato probabilmente il miglior attaccante in Italia nel periodo. Sei stagioni condite da 123 gol in 190 partite a conferma di quello che aveva fatto vedere con Juventus, Atletico Madrid e Lazio; per di più, era la prima volta in carriera che, a parte gli inizi nel Torino (ma aveva meno di 20 anni) si era fermato in una squadra per più di una stagione. Nell’estate 2005 Vieri aveva 32 anni e, deterioratosi il rapporto con l’Inter con cui non aveva rinnovato, aveva clamorosamente firmato con il Milan: contratto biennale, ma nella prima parte della stagione Vieri aveva giocato appena 14 partite segnando 2 gol. Quei rossoneri puntavano su Andriy Shevchenko e Alberto Gilardino: per Bobo poco spazio, così a gennaio era stato ceduto al Monaco. Peccato: fosse rimasto fino al termine dell’accordo avrebbe vinto quella Champions League che non è mai riuscito a mettere in bacheca.

Leggi anche

DISORDINI A SOCIOLOGIA/ L’occasione perduta di chi ripete il 68 senza capire