Un incontro tra vecchi amici quello andato in scena alla Camera tra Silvio Berlusconi e Mario Draghi per le consultazioni sul nuovo Governo: dopo mesi di assenza per le note complicanze di salute del leader di Forza Italia, oggi il ritorno a sorpresa a Roma per guidare la delegazione degli azzurri a Montecitorio. Berlusconi è stato il primo a “rompere” lo schema del Centrodestra per dare la propria fiducia al professore ex BCE, seguito a ruota da Matteo Salvini e Lega, scompaginando le strategie del Centrosinistra che puntavano ad una “riedizione” della maggioranza del Conte-bis con Mario Draghi a Palazzo Chigi.



«Come si deve salutare…», chiede Draghi al suo “vecchio” conoscente ai tempi del Governo di Centrodestra, e dopo uno scambio di “ciao” e sorrisi la frase divenuta iconica nel breve video virale «grazie di essere venuto!». Al termine delle consultazioni, il leader di Forza Italia ha spiegato ai cronisti in una breve dichiarazione «il professor Draghi è una risposta credibile di fronte all’Europa e al mondo, una risposta anche unitaria che avevamo chiesto per primi e che trova piena corrispondenza nell’invito rivolto dal Capo dello stato a tutte le forze politiche ad assumersi la loro responsabilità».



BERLUSCONI PER IL GOVERNO DI “UNITÀ NAZIONALE”

Forza Italia conferma l’appoggio pieno al Governo Draghi, senza porre veti o condizioni – come ribadito subito dopo alle consultazioni anche dalla Lega: «Noi faremo la nostra parte con lealtà e spirito costruttivo. La gravità dell’ora impone a tutti di mettere da parte calcoli, tattiche e interessi elettorali per mettere al primo posto la salvezza del paese. Se questo avverrà sono certo che l’Italia riuscirà ancora una volta a risollevarsi e ad andare avanti», ha spiegato ancora Silvio Berlusconi.

In conclusione il Cav sottolinea la necessità di non comporre una “maggioranza politica allargata” bensì «una maggioranza di partiti alternativi per loro natura e storia che durerà solo per il tempo necessario a superare questa drammatica crisi. Quello che nasce è un governo che si fonda sull’unità del Paese e delle forze politiche senza preclusione alcuna». Nell’intervista su Repubblica stamattina lo stesso Berlusconi anticipava già i temi delle consultazioni oggi con il Premier Draghi: «questo non è un governo tecnico, è un governo di unità nazionale per fronteggiare l’emergenza. Per questo auspico un giusto equilibrio di competenze tecniche e di rappresentanza politica».