«Why Silvio Berlusconi is unfit to lead Italy»: era il 2001 e questo titolo in copertina dell’Economist, tra i più prestigiosi quotidiani inglesi, gettava un attacco tutt’altro che usuale della stampa estera contro il Governo di Centrodestra: oggi però, con la politica del tutto rivoluzionata, l’ingresso eventuale di Forza Italia nel Governo Conte non viene vista come il «male assoluto», anzi potrebbe anche essere utile. Il parziale “dietrofront” arriva d quello stesso ex direttore dell’Economist, Bill Emmott, che fece quel titolo 19 anni fa (e che perse in Cassazione contro la richiesta di risarcimento prodotta da Berlusconi). «Per la verità Berlusconi non era idoneo a guidare un Governo, a diventare premier, e tale è rimasto. Né Prodi né De Benedetti avrebbero sostenuto un esecutivo guidato da lui, e non lo farebbero certo adesso. Nel mio piccolo, neppure io. Sarebbe una scelta terribile», spiega il giornalista intervistato dall’Huffington Post, oggi residente in Irlanda come «esiliato per colpa della Brexit», spiega lo stesso Emmott. Berlusconi resta “unfit” (inadatto, ndr) ma ora è utile, proprio come hanno ribadito a loro modo Prodi e De Benedetti nelle recenti importanti interviste.



LA “PROFEZIA” DI EMMOTT SU BERLUSCONI

«È ben diversa l’ipotesi che fornisca sostegno alla coalizione di maggioranza: questo sarebbe perfettamente accettabile. Del resto, Berlusconi è europarlamentare e Forza Italia dispone di parlamentari legittimamente eletti. Non sarebbe neppure una situazione inedita, visto che ha già sostenuto Mario Monti», spiega ancora l’ex direttore dell’Economist. Secondo Emmott Prodi e il Pd vogliono portare a casa il piano Mes e nello stesso tempo destabilizzare gli avversari del Centrodestra con la fuoriuscita di Forza Italia e l’isolamento internazionale di Salvini e Meloni: «contribuisce a indebolire il centrodestra, e soprattutto quelle forze razziste e xenofobe che oggi hanno più probabilità di andare al Governo. Lega e FdI sono una prospettiva più reale: il futuro è loro. Berlusconi ha ormai una minore influenza politica».



Questo però non voglio secondo Emmott il grado di “unfit” al politico Berlusconi, considerato assai peggiore di Conte e degli attuali leader: «Conte è definitivamente un miglioramento per l’Italia rispetto a Berlusconi. Quasi chiunque, del resto, lo sarebbe. Almeno, l’attuale premier è onesto e ha un’idea di interesse nazionale e non soltanto personale», spiega ancora all’HuffPost il giornalista molto critico con il Centrodestra e contro la persona Silvio Berlusconi, «Il tempo passa, le cose cambiano, ma bisogna ricordarsi la sostanza dell’uomo».

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