LA “BOMBA” DI BERLUSCONI: “CON IL PRESIDENZIALISMO MATTARELLA SI DOVREBBE DIMETTERE”
Ormai anche il meno appassionato e lontano dalla politica sa cosa ha detto Silvio Berlusconi la mattina del 12 agosto 2022: intervistato da Radio Capital sulla corsa alle Elezioni 2022, il leader di Forza Italia ha parlato della riforma sul Presidenzialismo sottolineando come, se dovesse passare, le dimissioni di Mattarella dovrebbero essere automatiche. «Io spero che la riforma costituzionale sul presidenzialismo si farà, E’ dal ’95 che ho proposto un sistema presidenziale per l’Italia. Un sistema perfettamente democratico che la democrazia la esalta consentendo al popolo di scegliere direttamente da chi essere governato», spiega l’ex Cav presentando uno dei punti chiave del programma di Centrodestra (15 punti approvati ieri sera da tutti i leader della coalizione).
Rispondendo però ad una domanda nel merito di cosa potrebbe succedere per l’attuale inquilino del Quirinale, ecco la risposta che scatenerà i prossimi giorni di campagna elettorale: «se la riforma entrasse in vigore sarebbero necessarie le dimissioni di Mattarella per andare all’elezione diretta di un capo dello Stato che, guarda caso, potrebbe essere anche lui». Immediate le ire e le prese di posizioni contrarie al leader di Forza Italia da praticamente tutte le forze politiche d’opposizione, in pieno stile da campagna elettorale: Pd, Azione, M5s, Articolo 1 e quant’altro. In risposta arriva la nota di “replica” dello stesso Berlusconi, sorpreso dall’eco presa delle sue dichiarazioni: «Non ho mai attaccato il Presidente Mattarella, né mai ne ho chiesto le dimissioni», scrive il Presidente di Forza Italia, pronto a candidarsi al Senato, «Ho solo detto una cosa ovvia e scontata, e cioè che, una volta approvata la riforma costituzionale sul Presidenzialismo, prima di procedere all’elezione diretta del nuovo Capo Dello Stato, sarebbero necessarie le dimissioni di Mattarella che potrebbe peraltro essere eletto di nuovo».
TUTTI CONTRO BERLUSCONI (E CON MATTARELLA): PD, CALENDA E PURE DI MAIO, CHE PERÒ CON IL QUIRINALE HA UN PASSATO…
Non basta ovviamente la risposta di Berlusconi per placare la fronda di opposizione all’interno Presidenzialista dell’ex Cavaliere e in generale della riforma voluta fortemente da Fratelli d’Italia e inserita nel programma del Centrodestra. Comincia Enrico Letta, segretario Pd: «Questa dichiarazione è la dimostrazione di quello che noi diciamo: per battere la destra l’unica alternativa è votare la coalizione che è nata attorno al Pd. Lui dice che se vince vuole cambiare la Costituzione in senso peggiorativo e attacco Mattarella mentre noi lo difendiamo». Per il frontrunner del Centrosinistra, il fatto che i rivali in campagna elettorale partano «con un attacco a Mattarella e la richiesta di dimissioni dimostra che la destra è pericolosa per il paese», conclude Letta a Radio Anch’io su Rai Radio1, «se oggi c’è un punto di unità nel paese è Mattarella e ora dopo aver fatto cadere Draghi vogliono fare cadere Mattarella». Durissimo anche il leader del M5s Giuseppe Conte che parla di “accordo spartitorio” nel Centrodestra: «Con le parole di Silvio Berlusconi il centrodestra ha calato la maschera, ammettendo che la riforma costituzionale in senso presidenzialistico di cui parla prefigura un semplice un accordo spartitorio: Giorgia Meloni premier, Matteo Salvini vicepremier e ministro dell’interno, Silvio Berlusconi primo Presidente della nuova Repubblica presidenziale, dopo avere ottenuto le dimissioni di Sergio Mattarella», scrive sui social l’ex Premier, aggiungendo «Non permetteremo che le Istituzioni siano piegate alle fameliche logiche spartitorie delle forze di destra».
Molto netto anche il commento del Ministro degli Esteri Luigi Di Maio, leader di Impegno Civico: «Berlusconi ha dichiarato una cosa inquietante sul presidenzialismo, ha detto ‘Mattarella si deve dimettere’. Che il presidenzialismo fosse nel programma del centrodestra lo sapevamo da tempo, Berlusconi voleva fare il Presidente della Repubblica e non c’è riuscito. Adesso capiamo che vuole fare il presidenzialismo per buttare giù Mattarella. Non c’è niente di moderato in questo. Siamo con i progressisti e ci opponiamo alla coalizione di destra». A ricordargli però che solo 4 anni fa era stato lo stesso Di Maio, dopo le Elezioni 2018 a paventare l’ipotesi di un “impeachment” per il Presidente della Repubblica, è Carlo Calenda: «Di Maio? Disse quello che senza pudore voleva metterlo sotto inchiesta perché non si piegava ai suoi voleri. Annunciandolo da Barbara D’Urso», postando anche il video famoso in cui l’ex leader M5s voleva mettere in stato di accusa il Presidente Mattarella. Per il leader di Azione le parole di Berlusconi restano comunque gravi e dopo aver attaccato Di Maio, aggiunge: «Dopo aver cacciato Draghi adesso anche Mattarella. Non credo che Berlusconi sia più in sè. Berlusconi non è Mattarella a doversi dimettere ma tu a non dover essere eletto. Ci stiamo lavorando». Difende invece la riforma del Presidenzialismo Giorgia Meloni, che però aggiunge a Radio Montecarlo «Il presidenzialismo è una riforma seria che è anche economica, grazie alla stabilità si riesce a dare fiducia agli investitori. Stiamo facendo una campagna senza fare promesse che non possiamo realizzare, partendo dai dati reali».
Disse quello che senza pudore voleva metterlo sotto inchiesta perché non si piegava ai suoi voleri. Annunciandolo da Barbara D’Urso. pic.twitter.com/sHSlM1x4U3
— Carlo Calenda (@CarloCalenda) August 12, 2022