Dal Quirinale al Governo, passando per il Centrodestra, un messaggio.è chiaro: non si può fare a meno di Silvio Berlusconi e del suo 7-8% di consensi nazionali, oltre alla sua pattuglia di parlamentari Forza Italia “figli” delle Elezioni Politiche del 2018 quando gli azzurri vennero superati in extremis dalla Lega di Salvini.



Intervistato oggi dal “Corriere della Sera” il leader di Forza Italia blinda il Governo Draghi mettendo a tacere le varie voci che vorrebbero il Centrodestra intenzionato ad appoggiare la candidatura di Mario Draghi al Quirinale per poter impostare un nuovo voto prima della fine della Legislatura (2023). «Il Governo continui a lavorare con serietà fino a quando sarà necessario, fino al 2023, quando saremo usciti dall’emergenza», spiega il Cavaliere. Draghi ad oggi è un vero e proprio «patrimonio dell’Italia» e occorre «profittarne il più possibile» per non sprecare l’occasione di lavorare con un Governo di “unità nazionale” e di raggiungere gli obiettivi del PNRR.



BERLUSCONI E LE TRAME SUL QUIRINALE

«Saremo i primi a collaborare lealmente all’attività dell’esecutivo», aggiunge Berlusconi motivando per «convinzione e non per piccole tattiche o calcoli di convenienza» dovuti a una sua possibile corsa al Quirinale. «L’emergenza è tutt’altro che conclusa, la strada da fare è ancora lunga. L’affacciarsi di nuove varianti, per di più, può compromettere i buoni risultati ottenuti finora», spiega ancora il leader di Forza Italia parlando a tutte le forze politiche in Parlamento. La richiesta di Berlusconi a Draghi è ribadita dallo stesso Cav: «Siamo persone responsabili e sappiamo che questo governo è sostenuto da forze politiche che in circostanze ordinarie sarebbero fra loro antagoniste. Non possiamo attenderci che realizzi tutto quello che farebbe un governo di centrodestra. Peraltro il governo ha attuato gran parte delle nostre proposte: è di questi giorni la riduzione dell’Irpef e dell’Irap, un segnale che considero molto positivo». Inevitabile ritornare poi sul Quirinale e sulle trame che affollano le cronache politiche nelle ultime settimane: «Il governo deve rimanere in carica per tutto il tempo necessario, fino al 2023, fin quando saremo usciti dall’emergenza. Allora si potrà tornare alla naturale alternanza fra due schieramenti in competizione fra loro», conclude l’attuale Presidente del Monza Calcio, «Ho già avuto occasione di dire che non intendo occuparmi di Quirinale fino a quando il presidente Mattarella sarà in carica. Io per primo ho voluto l’attuale governo di emergenza in un momento d’emergenza per il Paese. Penso non si debba ridurre a piccole tattiche e a calcoli di convenienza la scelta del nuovo capo dello Stato e dell’operato del governo». All’appello di Berlusconi “pro-Draghi” a Palazzo Chigi avevano già dato pieno consenso il M5s di Conte, Italia Viva di Renzi e parte del Pd di Enrico Letta: un segnale indiretto di una possibile convergenza per il nome del candidato alla Presidenza della Repubblica? Magari che inizia con S….

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