Lapresse ha pubblicato un audio in cui Silvio Berlusconi parla di Vladimir Putin: “Abbiamo riallacciato i rapporti, un po’ tanto. Per il mio compleanno (lo scorso 29 settembre, ndr) mi ha mandato 20 bottiglie di vodka e una lettera dolcissima. Io gli ho risposto con bottiglie di Lambrusco e con una lettera altrettanto dolce. Io l’ho conosciuto come una persona di pace e sensata”, dice il leader di Forza Italia. La registrazione sarebbe stata effettuata nel corso di un incontro con i neo parlamentari eletti, durante il quale è stato trattato anche il tema del conflitto in Ucraina.



“Se l’Ucraina entrasse nella Nato la guerra sarebbe guerra mondiale”, sottolinea il politico nel suo discorso. E ancora: “I ministri russi hanno già detto in diverse occasioni che siamo noi in guerra con loro, perché forniamo armi e finanziamenti all’Ucraina. Io non posso personalmente fornire il mio parere perché se viene raccontato alla stampa viene fuori un disastro, ma sono molto, molto, molto preoccupato”.



Berlusconi: “Ho riallacciato rapporti con Putin”. La reazione di Forza Italia

I vertici di Forza Italia, dopo la pubblicazione delle parole di Silvio Berlusconi sul rapporto con Vladimir Putin, ha provato a smentire, sostenendo che la vicenda dello scambio di bottiglie fosse un ricordo del passato raccontato dal leader. “È roba del 2008”, ha detto Antonio Tajani, candidato alla guida del ministero degli EsteriLapresse tuttavia ha successivamente reso udibile l’audio del discorso, rendendo chiara la dinamica temporale (successiva alle Elezioni Politiche 2022) e impedendo ulteriore possibilità di replica.



È in virtù di ciò che il partito ha emesso un breve comunicato al fine di ribadire ancora una volta il proprio pensiero relativamente alla guerra. “La posizione di Forza Italia e del presidente Silvio Berlusconi rispetto al conflitto ucraino e alle responsabilità russe, è conosciuta da tutti, è in linea con la posizione dell’Europa e degli Stati Uniti, ribadita in più e più occasioni pubbliche. Non esistono né sono mai esistiti margini di ambiguità, si legge. Le parole in questione tuttavia non sono sufficienti a placare la polemica.