SILVIO BERLUSCONI INSULTA IGNAZIO LA RUSSA AL SENATO: TRATTATIVE IN SALITA PER IL CENTRODESTRA

«Ma vaffan…»: non ci vuole grande sforzo di immaginazione per capire cosa abbia detto Silvio Berlusconi ad Ignazio La Russa nello scambio-lite avvenuta questa mattina a Palazzo Madama durante la prima chiama per il voto sul Presidente del Senato. Dopo un accordo rinsaldato tra Lega e FdI sul nome di La Russa a Palazzo Madama e Riccardo Molinari alla Lega, Forza Italia in un primo momento sembrava confermare tale accordo “blindato” ma in un secondo momento, dopo l’incontro a Montecitorio tra Berlusconi e Meloni qualche tensione sarebbe scattata. A quel punto con l’avvio delle votazioni emerge come tutti i senatori azzurri non votano alla prima chiama, creando non pochi “grattacapi” al Centrodestra impegnato a svolgere in fretta il “nodo” Presidenze per gettarsi poi sulla formazione del Governo.



Per tutti questi motivi, specie dopo il passo di lato di Calderoli (Lega) dalla corsa per il Senato – proprio per favorire l’accordo di coalizione – La Russa è salito verso lo scranno di Berlusconi per provare a convincerlo sulla propria candidatura. Il dialogo dura qualche secondo dove però le telecamere immortalano il passaggio del “vaffa” lanciato dal Cavaliere verso il potenziale prossimo Presidente del Senato. Casellati, Sisto e Miccicché provano a calmare Berlusconi che poi alla seconda chiama va a votare (sbagliando urna e camminando a fatica, evidenziando dunque un certo nervosismo) spiegando «Io ho votato, gli altri non vogliono farlo». Al netto delle tensioni però l’accordo alla fine regge tanto che Ignazio La Russa è stato da poco proclamato Presidente del Senato: secondo i calcoli ufficiosi sarebbero almeno 20 i senatori del Centrosinistra ad aver votato per La Russa contravvenendo alle indicazioni dei partiti Pd, M5s e Terzo Polo.



LITE BERLUSCONI-LA RUSSA, IL VIDEO: “TENSIONE SUL VETO A LICIA RONZULLI NEL GOVERNO”

«Sarà La Russa presidente del Senato? Adesso vediamo ma credo di sì»: così aveva detto starante Svilio Berlusconi entrando al Senato per il suo grande ritorno dopo anni di “esilio” dovuto allo stop della Legge Severino. Le trattative però sul totoministri al Governo – il vero banco di prova della maggioranza – non si sarebbero concluse e per questo motivo Forza Italia avrebbe messo in dubbio l’accordo sulla Presidenza di Camera e Senato. Farà discutere certamente quel “vaffa” di Berlusconi anche perché solo pochi minuti prima il discorso della Presidente di turno del Senato Liliana Segre aveva per l’appunto richiamato tutto il Parlamento ad un dialogo sobrio e non urlato, attento alle responsabilità che attendono il Paese nei prossimi 5 anni.



Secondo fonti raccolte dal “Sussidiario” il tema in gioco sulle scintille tra Berlusconi e FdI è quello del ruolo di Licia Ronzulli nel prossimo Governo, così come le caselle di MISE e Giustizia richieste da Forza Italia. «Quello che è successo è che Miccichè e la Ronzulli gli danno addosso, a Berlusconi, e lui purtroppo si fa portare», ha detto La Russa prima dello scambio di fuoco con il Presidente azzurro. Resta da capire cosa succederà nei prossimi minuti e soprattutto come si cercherà di superare l’impasse sul totoministri. «Ormai sulla Ronzulli, la Meloni non cede. A costo di non fare il governo, non torna indietro», spiega La Russa al “Foglio” prima di tornare in Aula.