IL PIANO BERLUSCONI PER LA MANOVRA: “SERVE LA LEVA FISCALE PER ABBASSARE LE TASSE”
«Sicurezza e immigrazione sono temi importanti ma è necessario un taglio alle tasse per aiutare le famiglie»: lo ha detto Silvio Berlusconi nella lunga intervista a “Il Giornale” l’indomani del taglio del nastro nella nuova sede di Forza Italia in Lombardia (a Milano in zona CityLife). Alla vigilia della Manovra di Bilancio che arriva domani in Consiglio dei Ministri, il leader azzurro prova a risalire la china dopo le difficoltà dell’inizio Governo Meloni, in particolare modo con lo scontro a distanza tra la sua fedelissima Licia Ronzulli e la neo-Presidente del Consiglio. Berlusconi guardando alla Finanziaria si lancia in un messaggio-avvenimento agli alleati di Governo: «Le questioni economiche sono la vera emergenza per il nostro Paese. Sono convinto che il centro-destra abbia vinto le elezioni soprattutto perché gli italiani hanno avuto maggiore fiducia nella nostra capacità di affrontare la crisi economica rispetto agli altri schieramenti in campo. È su questo che sarà misurata la nostra capacità di governo tra 5 anni. Naturalmente temi come la sicurezza e l’immigrazione sono importanti, ma ora le famiglie e le imprese aspettano risposte concrete sui temi che le riguardano più da vicino: le bollette, il lavoro, le pensioni, il fisco».
Per il Cav. i primi provvedimenti presi dall’esecutivo vanno nella giusta direzione ma è con la prima Manovra che emergono i punti davvero centrali per l’inizio di legislatura in casa Centrodestra: «abbiamo posto la questione fiscale con grande forza in campagna elettorale e continueremo a porla, perché solo attraverso la leva fiscale si può ridare fiato ad un sistema economico provato da anni di pandemia ed ora dagli effetti della crisi Ucraina», spiega ancora Berlusconi al “Giornale”, sottolineando come Forza Italia abbia contribuito alla stesura tanto della Nadef quanto del Dl Energia e adesso della Finanziaria. Sul tema delle cartelle esattoriali e della tregua fiscale che dovrebbe entrare in questa prima Manovra del Governo Meloni, Berlusconi aggiunge nell’intervista che la pace fiscale resta dirimente per l’intera maggioranza: «è fondamentale per due ragioni: per non soffocare famiglie e imprese già in difficoltà e per chiudere una stagione di conflitto fra fisco e contribuenti. Dobbiamo ristabilire un clima di fiducia fra stato e cittadini, ripartendo con un sistema fiscale più equo, più semplice e meno vessatorio. Per questa ragione ancora venerdì, nell’elenco delle proposte irrinunciabili per Forza Italia, c’era questo intervento: se le cartelle sono molto vecchie, il risultato di piccoli contenziosi dovuti ai ritardi della burocrazia, devono essere cancellate».
SILVIO BERLUSCONI SU REGIONALI, RUBY TER E…
Tra gli altri spunti rilevati da Silvio Berlusconi per la costruzione della prossima, imminente, Manovra di Bilancio troviamo anche il tema della decontribuzione dei nuovi assunti: «ho chiesto una cosa chiarissima: il costo-azienda per ogni nuova assunzione, tra giovani o over 50 che hanno perso il lavoro, deve essere equivalente allo stipendio netto percepito dal nuovo assunto. Se pago 1500 il lavoratore, l’azienda deve sostenere un costo di 1500. Questo renderà molto conveniente per le aziende assumere i giovani». Altro punto chiave che mette d’accordo Berlusconi, Meloni e Salvini è il tema dell’IVA da eliminare per alcuni specifici prodotti: «detassazione totale di pane, latte e degli altri prodotti di prima necessità, come la riduzione dell’Iva sui prodotti per la prima infanzia. Abbiamo il dovere di aiutare chi è andato in maggiore sofferenza e lo Stato certo non deve fare cassa su ciò che garantisce la sopravvivenza». Il leader di Forza Italia non si arrende all’idea di non toccare le “pensioni minime” anche se dovesse volerci tutto il resto della Legislatura: «Ci siamo impegnati ad aumentarle per garantire a tutti di vivere dignitosamente. Cominciamo ad agganciarle al costo vero della vita, aumentandole in linea con l’inflazione. Mano mano, di qui fino alla fine della legislatura, arriveremo al nostro obbiettivo: nessuno dovrebbe avere una pensione inferiore ai mille euro».
Ampliando i temi economici a quelli più di natura politica, non può non commentare Berlusconi la recente assoluzione al processo Ruby-ter: «A nessuno capiti più ciò che è successo a me […] La cosa che invece mi sgomenta è proprio il fatto che dopo più di 10 anni, e nonostante plurime sentenze di assoluzione, sia ancora aperta una vicenda giudiziaria che ha danneggiato e ferito non solo me ma anche miei amici e collaboratori. Il danno di immagine e le sofferenze che ne sono derivate non potranno mai essere ripagati», spiega ancora a “Il Giornale” il leader forzista. Sulle frizioni invece presenti tra FI, Lega e FdI nella gestione del Governo, Berlusconi sottolinea come la presenza dell’area centrista sia determinante per la buona riuscita del Governo: «Noi siamo liberali, cristiani, garantisti, europeisti, atlantici. Il centro-destra deve avere queste caratteristiche per governare in modo credibile. Per questo il ruolo di Forza Italia è fondamentale. Siamo diversi dai nostri alleati per cultura politica e per linguaggio, ma esistono le condizioni per lavorare insieme con la lealtà e il rispetto reciproco che hanno sempre caratterizzato il centro-destra, fin da quando nel 1994 ho dato vita a questa coalizione». Infine, in vista delle nuove scadenze elettorali, è ancora Berlusconi a lanciare il “traino” al Governatore Fontana in vista delle Elezioni Regionali in Lombardia: «La Lombardia è tra le Regioni più avanzate d’Europa. È la Regione che incarna i nostri stessi valori di efficienza e di concretezza. Sono sicuro che i lombardi sceglieranno la nostra serietà. Sceglieranno soprattutto il valore più importante: la libertà», ha scritto oggi su Twitter il fondatore di Forza Italia.