Niente vacanze per Silvio Berlusconi. Il leader di Forza Italia è in Sardegna, ma si prepara in vista di una stagione, la prossima, molto complessa, non solo per le elezioni regionali e amministrative. «La situazione del Paese è davvero grave. Se non si interverrà adeguatamente, l’autunno e l’inverno saranno difficilissimi», dichiara nell’intervista rilasciata oggi a Il Giornale. Per la prima volta, comunque, si voterà a settembre. «Forza Italia è impegnata ovunque per la vittoria dei candidati di centrodestra, che si confermerà anche questa volta maggioranza naturale degli italiani». Queste elezioni saranno, dunque, per Berlusconi «l’occasione per ribadire che il governo non rappresenta la maggioranza degli italiani». Nel frattempo, però, bisogna lavorare per evitare uno scenario drammatico. A tal proposito, Berlusconi ricorda di aver suggerito al governo un semestre fiscale bianco, «sospendendo fino al 31 dicembre ogni pagamento verso la pubblica amministrazione». Ma così non è stato.
BERLUSCONI AVVERTE LA LEGA “SENZA FORZA ITALIA…”
La ricetta di Silvio Berlusconi non cambia: meno tasse e meno burocrazia. Ciò che serve all’Italia in questo momento è «un serio shock fiscale, con la flat tax e con la riduzione consistente di tutte le aliquote». Il leader di Forza Italia ne parla oggi a Il Giornale, spiegando che da qui ripartirà il centrodestra una volta tornato alla guida del Paese. A proposito di governo, ne esclude uno di unità nazionale. «Le sembra che potrei ribaltare in questo modo la mia storia politica? Fare un governo con forze incompatibili con noi non farebbe bene né all’Italia, né a Forza Italia». Berlusconi ha spiegato di essere al lavoro per «rafforzare il centrodestra ridando slancio alla sua componente liberale, cattolica, europeista, garantista». Non manca un segnale alla Lega: «Senza di noi il centrodestra sarebbe semplicemente una destra-destra come il Front National in Francia, che prende tanti voi ma non potrebbe mai governare». Quindi, per Berlusconi l’apporto di Forza Italia «non è determinante solo sul piano dei numeri, ma anche su quello delle idee, dei contenuti, dei rapporti internazionali».
BERLUSCONI, DALL’EUROPA ALLA CINA…
Silvio Berlusconi a Il Giornale parla, dunque, anche delle divisioni del centrodestra, come sull’Europa. «Noi siamo continuamente europeisti», ma il leader di Forza Italia sogna comunque «un’Europa profondamente diversa da quella attuale». L’ex premier rivendica anche un ruolo importante nelle trattative europee per il Recovery Fund. «Senza il mio intervento personale con diversi capi di Stato e di governo difficilmente l’Italia avrebbe ottenuto un trattamento tanto generoso». Non mancano poi delle accuse alla Cina, non solo per la questione coronavirus. «C’è il sospetto che alimenti la spinta migratoria dall’Africa verso l’Europa». Infine, sulla magistratura e la vicenda del giudice Amedeo Franco sul “plotone d’esecuzione” ai suoi danni. «Il fatto che si faccia chiarezza, che i veleni vengano messi da parte, che il rapporto tra le diverse parti politiche e tra la politica e la magistratura assuma caratteristiche diverse, più serene e meno conflittuali, è stata la mia speranza da sempre». E ritiene che sia l’unica buona prospettiva in questo momento.