L’INTERVISTA “RIPARATRICE” DI SILVIO BERLUSCONI: “RIDICOLO DUBITARE MIO ATLANTISMO”
Il “day after” Silvio Berlusconi si fa intervistare dal “Corriere della Sera” per provare a replicare al “polverone” alzato nelle ultime 48 ore con le esternazioni emerse negli audio trafugati da qualche “talpa” tra i deputati di Forza Italia: «Io non ho dato nessuna interpretazione assolutoria all’invasione dell’Ucraina da parte della Federazione Russa. Al contrario, ribadisco per l’ennesima — e spero ultima — volta che la mia posizione coincide assolutamente con quella del governo italiano, dell’Unione europea, dell’Alleanza atlantica, dei nostri alleati americani, ed è di netta condanna dell’attacco militare contro uno Stato libero e sovrano». Durante un discorso a porte chiuse con i parlamentari eletti in FI a Montecitorio, l’ex Premier come noto ormai ha rilasciato dichiarazioni molto forti sulla guerra in Ucraina, sulla formazione del Governo Meloni e sulla quasi totale assenza di leadership politica in Usa e Ue. Il tutto nelle ore in cui il totoministri “impazza” e con le consultazioni al Quirinale che porteranno entro domani l’incarico di Governo alla coalizione di Centrodestra.
Chi parla di sabotaggio interno tra le varie correnti di Forza Italia, chi di tentativo di screditare il prossimo designato Ministro degli Esteri Antonio Tajani, chi ancora di “ripicca” di qualche deputato non rieletto: sta di fatto che diversi audio sono stati registrati all’insaputa di Berlusconi (messa in dubbio da altre ricostruzioni, come a voler mettere in difficoltà la stessa Giorgia Meloni) e sono stati diffusi dall’Agenzia LaPresse scatenando un putiferio attorno alle dichiarazioni sui rapporti con Putin e sulla responsabilità della guerra da imputare alla resistenza dell’Ucraina. Al “Corriere” Berlusconi non ci sta con la ricostruzione fatta nei suoi confronti: «Sinceramente, data la gravità del momento internazionale e l’importanza delle decisioni da assumere per il futuro del nostro Paese, pensavo di dover dedicare il mio tempo a cose più importanti che a rettificare interpretazioni distorte e francamente ridicole del mio pensiero. Forse tutto questo si potrebbe evitare semplicemente se si mettessero da parte alcune pessime abitudini, come carpire e registrare di nascosto brani di conversazioni private». In merito ai rapporti con il Capo del Cremlino, Berlusconi aggiunge «Non rinnego affatto i miei passati rapporti di amicizia con Vladimir Putin, ma oggi le circostanze sono cambiate».
BERLUSCONI CONTRO I ‘DELATORI’: “AUDIO AVVILENTE E TRISTE”
Tornando sull’eccezionalità degli audio emersi che screditano le figura internazionale di Silvio Berlusconi, il leader di Forza Italia prova a difendersi parlando così: «il tutto è fuori contesto, è stato diffuso senza conoscere il senso globale delle mie parole, con il solo scopo di diffondere calunnie e disinformazione. Naturalmente la mia critica non va al Corriere o agli altri grandi organi di informazione, che fanno il loro dovere comunicando le notizie che ricevono. Va verso chi ricorre a questi metodi, evidentemente non conoscendo altro modo per provare a metterci in difficoltà. Non si illudano, non mi sono fatto intimidire da ben altre aggressioni. Però è avvilente, e poco rispettoso degli italiani, ridurre a questo la discussione politica». Berlusconi nel suo discorso ai gruppi parlamentari della Camera parlava di un senso più ampio e “snaturato” dalle intercettazioni captate: «Le affermazioni che mi sono state carpite – sostiene – si riferivano a notizie che mi sono state date da fonti autorevoli». Il discorso poi si concludeva, aggiunge ancora Silvio Berlusconi, «con la condanna dell’invasione russa e con l’auspicio di una soluzione negoziata, che ponga fine a questo massacro e che tuteli i diritti del popolo ucraino».
Sui social Berlusconi prova un ulteriore “graffio” alle opposizioni che in queste ore invocano il “silenziamento” del Cav: «È davvero paradossale e anche ridicolo, che si permetta di criticarmi proprio chi – come il PD – appena un mese fa si è presentato alle elezioni in alleanza con l’estrema sinistra di Fratoianni, che vota contro la NATO in Parlamento». Arrivando oggi al vertice del PPE, il n.2 di Forza Italia Antonio Tajani spiega così il “caso Berlusconi” esploso in questi giorni: «Sono qui per confermare ancora una volta la posizione del mio partito, la mia posizione personale e la posizione del leader del mio partito totalmente a favore della Nato e delle relazioni transatlantiche, in favore dell’Europa e contro l’inaccettabile invasione russa dell’Ucraina». Pieno sostegno a Forza Italia con la linea Tajani arriva dal presidente dei Popolari Manfred Weber («Noi supporteremo qualsiasi governo che abbia un chiaro approccio a favore dell’Ue, a favore dell’Ucraina e a favore dello Stato di diritto. Sono felice che Antonio Tajani sia qui, lui è la garanzia dell’atlantismo di Fi») e dalla Presidente del Parlamento Europeo, Roberta Metsola (eletta tra l’altro con i voti del PPE e dei Conservatori di Giorgia Meloni), «Conosco Tajani da molti anni, è un convinto europeista e convinto atlantista. E sono convinta che lavorerà per tenere l’Italia al centro dell’Europa».