Questa sera fanno sapere dall’entourage del Centrodestra all’Adnkronos che si terrà una cena di lavoro-vertice tra Matteo Salvini e Silvio Berlusconi: dopo il lancio del progetto “partito unico”, prosegue dunque il fitto lavoro di confronto sull’iniziale federazione da dare vita nelle prossime settimane in Parlamento, in attesa di un’evoluzione politica possibile dai prossimi anni (ma serve il via libera di Giorgia Meloni per poter dare piena luca al progetto).



Le dichiarazioni di Berlusconi hanno dato certamente seguito all’appello che il leader della Lega aveva rivolto agli alleati nel comizio di ieri a Roma, con una prima reazione che arriva dalle file del Governo, segnatamente la Ministra per gli Affari Regionali Mariastella Gelmini (FI): «Ho espresso più di una perplessità sulla proposta di Salvini di una federazione del centrodestra di governo. Ho avuto la sensazione che si provasse a tirare la giacca al presidente Berlusconi per metterlo in mezzo ad una contesa tra Lega e FdI per chi ha un punto in più. Se la prospettiva è questa, non è questa la nostra prospettiva». Le parole della Ministra a margine dell’evento di Forza Italia “Italia, ci siamo!’, in corso a Castione della Presolana, vedono poi l’aggiunta finale sempre di Gelmini «Una cosa è ridurre il ruolo di Forza Italia a forza federata, altra cosa è la proposta del nostro leader di un grande partito repubblicano del centrodestra che abbia i suoi valori fondativi nell’europeismo, nell’adesione al Ppe, nel patto Atlantico, nella Nato».



IL PROGETTO DI BERLUSCONI

Il modello è il Partito Repubblicano negli Stati Uniti ma la strada da percorrere è ancora tutta da costruire: Silvio Berlusconi è intervenuto in prima persona, collegandosi alla convention di Forza Italia, sul progetto di federazione in luogo alla coalizione di Centrodestra. Il progetto avviato tra Lega e Forza Italia vede al momento Fratelli d’Italia ancora restia a confluire in un’unica forza politica, ma per il Cavaliere quello deve essere il futuro: «Da qui alle elezioni politiche del 2023 dobbiamo costruire il partito unico del centrodestra sul modello americano».



L’appello lanciato da Berlusconi corre dritto a Salvini e Meloni ma anche alle diverse anime degli azzurri non tutti convinti della proposta: «Non può essere una fusione a freddo o per incorporazione ma – ha aggiunto il Cav – abbiamo fino al voto del 2023 per costruirlo dal basso». Già il segretario della Lega nei giorni scorsi aveva espresso un parere simile, portando al momentaneo “niet” delle alleata romana: «Per la federazione del centrodestra inizierei da una collaborazione parlamentare. Certo in prospettiva mi piacerebbe che alle elezioni del 2023 ci fosse una forza unica del centrodestra». Già Salvini aveva espresso per il leader di FI parole di grande stima, «Il ruolo di Berlusconi nella federazione del centrodestra sarebbe fondamentale». Oggi il presidente del Monza passa all’attacco.

IL PARTITO UNICO E IL MODELLO AMERICANO

«Il nostro compito è quindi quello di costruire un ‘partito repubblicano’ sul modello americano, nel quale il centro e la destra democratica si trovino insieme per governare il Paese, partito che garantisca stabilità al governo», spiega ancora Silvio Berlusconi collegato con il n.2 Antonio Tajani e con i presenti delegati azzurri. Ci sono 2 anni di tempo per costruire tale progetto-partito unico, strada però lastricata da non pochi ostacoli: «Si tratta di trasformare in un movimento politico unitario quello che già oggi è il comune sentire di tanti elettori di centro-destra, che ci chiedono di costruire una rappresentanza politica unitaria». Per Berlusconi, fino ad oggi il Centrodestra ha visto il trionfo dell’unione di valori e proposte in tante Elezioni Amministrative ma ora serve un “salto” politico non da poco: «non sempre ha saputo governare unito o rimanere unito all’opposizione fra un’elezione e l’altra. Questo non accadrebbe se fossimo un solo partito, capace di riassumere storie e identità diverse senza sacrificarne nessuna». Infine, il messaggio diretto ai colleghi di Forza Italia ai quali promette un ruolo di rafforzamento dell’intero partito: «Questo progetto non significa affatto la smobilitazione o la liquidazione di Forza Italia. Al contrario, noi di Forza Italia dobbiamo rafforzarci, organizzarci ancora meglio, estendere la ricerca del consenso, sapendo che un centro-destra unito sarà un centro destra di governo solo se la nostra area, l’anima liberale, cristiana, europeista, garantista, sarà ampiamente e fortemente rappresentata. Questo compito possiamo svolgerlo solo noi, che rappresentiamo orgogliosamente in Italia il Partito Popolare Europeo».