Silvio Berlusconi non è intenzionato a tornare in ospedale. Stamane è circolata la notizia secondo cui il Cavaliere vorrebbe rientrare al San Raffaele per meglio curarsi, ma a smentire tale indiscrezione è stato lo stesso ex presidente del consiglio, che non desidera e non vuole rientrare nel nosocomio. La cosa certa è che l’ex Premier non si è ancora negativizzato dal covid-19, e anche l’ultimo tampone è risultato essere positivo. Nonostante tale condizione, il leader di Forza Italia continua ad essere asintomatico “non avrebbe sintomi rilevanti – fa sapere oggi l’agenzia Adnkronos – a parte l’astenia”. Il Corriere della Sera riporta anche le dichiarazioni dello stesso Silvio Berlusconi, che ai famigliari avrebbe confidato: “Non ho sintomi. Mi sento come un leone in gabbia”, dispiaciuto per l’obbligo di quarantena che lo costringe a restare lontano dai colleghi di partito ma anche da amici, figli e nipoti. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
SILVIO BERLUSCONI “VUOLE TORNARE IN OSPEDALE”
Silvio Berlusconi vuole tornare in ospedale. A riportare l’indiscrezione è La Repubblica, secondo cui l’ex premier, nonostante abbia sconfitto la polmonite che il 3 settembre scorso ne aveva imposto il trasferimento al San Raffaele, avrebbe chiesto espressamente di essere nuovamente ricoverato. Alla base di questo desiderio la spossatezza e la lieve depressione che il Cavaliere starebbe sperimentando in questi giorni di post-infezione, spiegabili tanto con aspetti medici quanto psicologici. Da una parte, scrive La Repubblica, l’astenia sarebbe acuita dalla sospensione del cortisone ordinata dai medici: l’ormone, infatti, oltre a tenere sotto controllo il diabete ha anche il merito di sostenere l’umore. D’altra parte, però, l’ipotesi più probabile è che Berlusconi stia soffrendo in particolare l’isolamento forzato – e quasi assoluto – al quale è sottoposto ormai da un mese per via di un tampone che tarda a negativizzarsi.
BERLUSCONI VUOLE TORNARE IN OSPEDALE
I vari tamponi a cui Silvio Berlusconi si è sottoposto una volta fatto ritorno nella sua Arcore hanno infatti dato esito positivo. Nonostante la malattia sia stata superata, al netto dei sintomi del Covid-19 scomparsi – se si eccettuano appunto senso di spossatezza e lieve depressione – il tampone del leader di Forza Italia non gli consente di tornare alla frenetica routine quotidiana. Si spiega così l’isolamento forzato cui il Cavaliere è costretto in questi giorni: ad Arcore, una delle poche presenze autorizzate, è quella di Marta Fascina, la compagna di Berlusconi a sua volta risultata positiva al tampone nei giorni passati. A gravare sull’umore di Berlusconi, poi, l’orizzonte di un compleanno, l’84esimo, che il prossimo 29 settembre si preannuncia ben diverso dalle celebrazioni affollate insieme a familiari e amici storici riuniti nella villa di Arcore. Da qui, forse, dall’intollerabilità di questa solitudine, la richiesta di un nuovo ricovero al San Raffaele in attesa che il tampone dia finalmente esito negativo. Ma a quanto pare, per una volta, i ruoli con il prof. Zangrillo si sono invertiti: è stato il medico del San Raffaele a dire al paziente che del ricovero non c’era bisogno. Non il contrario.