BERNADETTE, CHI È: LA VERA STORIA CHE HA ISPIRATO FILM
La vera storia di Bernadette Soubirous, a cui si ispira il film in onda oggi su Rete 4, è quella della donna che ha cambiato per sempre Lourdes. Nella sua storia trova conferma il “metodo” di Dio, che sceglie sempre coloro che agli occhi degli uomini non sono degni di stima. Infatti, a quanti si stupivano per il fatto che la Madonna apparisse a lei, rispondeva: «Se la santa Vergine ha scelto me, è perché ero la più ignorante. Se ne avesse trovata un’altra più ignorante, avrebbe scelto lei». Di eccezionale c’era ben poco nella sua vita. Era analfabeta, non riusciva neppure a imparare le formule del catechismo, motivo per il quale non fu ammessa alla prima comunione, non sapeva neppure quanti anni avesse. Non era neppure più devota di altre ragazze.
Primogenita di una famiglia emarginata, nota per la miseria, Bernadette Soubirous non aveva neanche un’abitazione, infatti viveva in una cella di un ex carcere. Il padre era finito in galera per furto aggravato, per poi essere assolto, mentre la madre era nota per la sua inclinazione all’ubriachezza, come riportato anche in un rapporto del Procuratore Imperiale. Neppure i suoi parenti godevano di buona fama. Era quindi una ragazza “normale”, per quel che può voler dire questo termine, e non disdegnava il vino.
BERNADETTE SOUBIROUS E LA SUA FEDE “RIBELLE”
La vita di Bernadette Soubirous però cambiò l’11 febbraio 1858, quando nella grotta di Massabielle, dove si era recata con la sorellina ed un’amica per raccogliere legna per il focolare, ebbe un’apparizione. Per quell’esperienza fu sottoposta a ben trentamila interrogatori, ma non si fece mai mettere soggezione da nessuno. Turbata dall’interesse che richiamava su di sé per le apparizioni, si trasferì presso la scuola-convitto delle Suore della Carità di Nevers, dove imparò a leggere e scrivere. Poi si ritirò presso il convento, dove trascorse gli ultimi anni della sua breve esistenza. Ma senza conformarsi ai modelli proposti né adattandosi alle usanze del convento, come evidenziato dal biblista Alberto Maggi su Illibraio.it.
Bernadette Soubirous aveva infatti un sano equilibrio che si contrapponeva alla sofferenza imperante all’epoca. Inoltre, arrivava anche a protestare ed esprimere il suo dissenso, un atteggiamento considerato criminoso. Infatti, fu etichettata come ribelle e caparbia. Pur ingabbiata nelle strutture del convento, ha conservato dunque la sua libertà, seguendo la strada dello Spirito. Morì all’età di 35 anni, il 16 aprile 1879, e fu proclamata santa da papa Pio XI nel 1933.