“Una commedia all’italiana sceneggiata malissimo”: è questa l’opinione dell’avvocata Annamaria Bernardini De Pace, parlando del caso che ha visto coinvolto il ministro Gennaro Sangiuliano e l’amante, Maria Rosaria Boccia. Parlando sulle pagine de Il Giornale, riferendosi al ministro la legale usa termini ironici: “Non posso dargli la sufficienza. Come marito gli darei un tre. Come amante non classificabile”. Il copione della storia, secondo Bernardini De Pace scritto dalla protagonista ovvero dall’imprenditrice di Pompei, avrebbe come ispirazione letteraria “Pollicino”, scherza ancora. Questo perché Boccia “ha raccolto moltissimi sassolini bianchi, perché voleva essere sicura di non essere abbandonata nel bosco. E sapeva che coi sassolini, se fosse stata abbandonata, sarebbe potuta tornare da lui e dire: eccomi qui”.



Maria Rosaria Boccia viene descritta da Annamaria Bernardini De Pace come una “carrierista” che sapeva che non stava vivendo con Sangiuliano una storia d’amore, ma avrebbe sfruttato quanto accaduto a suo favore perché amante della notorietà, e questo lo dimostrerebbero anche le centinaia di fotografie che la ritraggono con politici, star, personaggi del mondo dello spettacolo e non solo. La donna campana viene descritta allora come una che ha una “spiccata intelligenza strategica, ardita”.



Bernardini De Pace: “Boccia ha messo in trappola Sangiuliano”

Maria Rosaria Boccia, secondo la Bernardini De Pace, non si sta vendicando di Sangiuliano con il suo modus operandi: infatti, a detta dell’avvocata che ne parla sulle pagine de Il Giornale, è una storia montata ad arte senza innamoramenti da parte di nessuno. “Questa donna ha tirato fuori le foto solo alla fine. Eppure le raccoglieva da un anno. Perché solo alla fine? Hanno un prezzo queste foto? Hanno un valore? Questo prezzo non è stato pagato?” si chiede. Quando si parla di complotto, invece, Bernardini De Pace spiega di averci pensato: “È una domanda che mi sono posta. All’inizio son detta: non può una donna aver fatto una cosa del genere da sola. Forse è un giochino messo in campo dall’opposizione”.



L’imprenditrice rientrerebbe infatti in quella categoria di donne che non sono interessate al fisico o al sesso, bensì alla “potenza politica e sociale”: Boccia sarebbe tra queste e Sangiuliano sarebbe stato la sua preda. Non è dunque d’accordo con le parole della donna, che spiega di aver parlato e pubblicato foto per difendere la sua dignità: “Questa non è dignità. Non è stata chiamata in trappola. È lei che ha messo in trappola. Lei parla di potere tirannico. La tirannia l’ha esercitata lei”.