Bernardo Bertolucci ha rivoluzionato la storia del cinema internazionale con metodologie innovative di raccontare una storia. Film come Ultimo Tango a Parigi e Tè nel deserto sono delle pietre miliari del cinema, in grado di commuovere anche il più algido dei cuori. Su IlMessaggero Massimo Cotta propone la rubrica “Mi ritorni in mente” nella quale racconta e ricorda i suoi incontri con personalità del mondo dello spettacolo veramente molto importanti. Tra questi episodi quello che sicuramente fa sorridere di più è legato all’immenso regista francese Jean Luc Godard che il Professor Giorgio De Vincenti ha eletto a suo maestro. Siamo in un ristorante molto in di Parigi e Bertolucci incontra il collega francese, ma l’emozione è troppa: “Avevo mangiato ostriche, troppe. Per farla breve inizio a parlare e cerco di spiegargli quanto era stato importante per me. Gli vomito addosso. Vomito addosso a Godard”.



Bernardo Bertolucci e l’avventura con Billy Wilder

C’è un’altro episodio interessante che lega Bernardo Bertolucci a un mostro sacro del cinema, Billy Wilder. Ai microfoni de Il Messaggero questi ha raccontato di quella volta che dal ristorante Piperno nel Ghetto di Roma esce con Billy Wilder. Una ragazza li aspettava fuori con una 500 per accompagnarli. Wilder si accomodò davanti mentre Bertolucci dietro. L’americano di origine austriaca è terrorizzato dalla guida eccessiva della donna, che sfreccia per le vie di Roma. A un certo punto non resiste e chiede: “Quanti ne uccidi ogni volta che guidi?”. Questa senza peli sulla lingua risponde: “Meno di quanti ne avete uccisi voi americani in Vietnam”. Episodi indimenticabili che hanno vissuto fino alla morte nel cervello di un genio che ha regalato a italiani e non solo grandissime emozioni.

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